Web tax, Francia dà il via libera sulla tassa contro i giganti di internet e scatena la rabbia di Donald Trump. «E’ una legge contro i big Usa», tuona Washington, con il presidente americano pronto a rispondere con dazi su vini, moda e auto. La Francia è stato il primo paese ad adottare questa tassa del 3 per cento sulle vendite delle grandi multinazionali del web sul territorio francese. Molte aziende coinvolte sono però americane, basti pensare a Google, Amazon e Facebook, e per questo motivo è scattata l’ira della Casa Bianca: l’introduzione dell’imposta, che avrà portata retroattiva, ha mandato su tutte le furie Trump, che non ha escluso possibili ritorsioni. «L’amministrazione adotterà a breve una reazione proporzionata contro la tassazione discriminatoria varata da Parigi», il commento del capo dell’Office of the United States Trade Representative, Robert Lighthizer.



WEB TAX, FRANCIA VS USA: TRUMP MINACCIA DAZI

Dazi o altre restrizioni commerciali per rispondere alla web tax, anche ribattezzata taxe Gafa (dai nomi di Google, Amazon, Facebook e Apple): clima di tensione tra Francia e Usa, con Parigi che non sembra intenzionata a fare passi indietro. Bruno Le Maire, ministro delle Finanze francese, ha difeso la riforma tributario, evidenziando che i colossi del web americani avrebbero pagato circa 20 milioni di euro a fronte di guadagni che superano il miliardo. Come evidenziato dai colleghi de Il Giornale, Le Maire ha rivendicato la sovranità francese nel decidere le proprie imposte, rispedendo al mittente l’accusa di discriminazione: «Tra alleati dobbiamo risolvere le controversie in modo diverso rispetto alla minaccia». L’Eliseo ha poi precisato che l’obiettivo è quello di ristabilire l’equilibrio fiscale in attesa di una soluzione globale: attesi dunque aggiornamenti sul caso al prossimo G7 di Chantilly (Parigi) in programma il 17 e 18 luglio. In programma un incontro tra i rispettivi responsabili delle Finanze, tra cui l’americano Steven Mnuchin…

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