Massimi storici, risultati straordinari, record di order intake e primato a livello mondiale nel settore acqua. Potrebbero bastare solo queste quattro connotazioni per poter sintetizzare i risultati conseguiti lo scorso anno dal Gruppo Webuild.
Nella mattinata odierna il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023, nonché, esaminato i “Dati Consolidati Adjusted” al fine di comparare l’andamento gestionale su base omogenea. Dal Comunicato stampa diffuso i sopracitati “magnifici quattro” elementi trovano un’immediata risonanza fin dalle prime righe: «Nel 2023 il Gruppo Webuild ha ulteriormente consolidato il percorso di sviluppo avviato a partire dal 2012, segnando risultati ai massimi storici, resi possibili grazie ad una strategia chiara e consistente, supportata dai mega trend strutturali a livello globale che stanno dando un forte impulso agli investimenti in infrastrutture».
Proseguendo nella lettura e passando ai risultati operativi si può facilmente riscontrare un fattore distintivo improntato alla continuità di un solido track record conseguito negli anni: «Webuild chiude il 2023 con risultati straordinari, superando nettamente la guidance per l’anno. I ricavi si attestano a €10 miliardi e l’EBITDA ad €819 milioni. La generazione di flussi di cassa operativa è stata eccezionale con una posizione di cassa netta di €1.431 milioni, e una leva finanziaria che si è ridotta a 3,2x rispetto a 4,6x dell’esercizio precedente».
Passando all’ambito più commerciale poiché rappresentato dagli ordini raccolti sul mercato, ecco riportata l’ennesimo imprinting alla continuità: «Webuild ha registrato per il terzo anno consecutivo record di order intake con ordini acquisiti per €22 miliardi e un book to bill di 2,7x, superando nettamente il target di 1,1x per l’anno. Il portafoglio ordini ha raggiunto i massimi storici di €64 miliardi, superando già il target atteso di fine Piano al 2025». Nel loro complesso, questi risultati finanziari, rappresentano indiscutibilmente una vera e propria «visione strategica vincente» (così definita nel comunicato), infatti, a quest’ultima, fanno capo tre pilastri specifici: «i) focus sulla costruzione di infrastrutture altamente complesse e innovative, diventando un partner di riferimento per i nostri clienti a livello mondiale; ii) consolidamento della posizione di leadership nei paesi chiave come Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, proseguendo con la politica di mitigazione del rischio; iii) crescita dimensionale che ha permesso di investire in innovazione, formazione, salute e sicurezza e in progetti strategici volti al de-risking del business, al miglioramento della profittabilità e alla generazione di cassa, oltre che al deleveraging».
il Gruppo Webuild, infatti, sempre nel Comunicato stampa, si apprende del prestigioso primato nel settore acqua: «A dimostrazione della capacità di cogliere le opportunità derivanti dai megatrend strutturali quali la transizione energetica e climatica, la scarsità di risorse e la crescita demografica, Webuild si è confermata prima al mondo nel settore acqua, tra le prime 10 posizioni dei contractor internazionali attivi in USA e Australia e nella top 10 nel settore per progetti in mobilità sostenibile, secondo Engineering News-Record (ENR), la più autorevole rivista statunitense del settore».
Strettamente correlato a quest’ultimo primato si può, inoltre, contestualizzare il traguardo in materia ESG: «Il 2023 segna un anno di progressi significativi per le nostre ambizioni ESG, superando di gran lunga gli obiettivi che il gruppo si era prefissato con il Piano ESG 2021-2023. In particolare, il tasso di intensità delle emissioni ha registrato una riduzione del 67% (rispetto alla baseline del 2017), sovraperformando il target di riduzione del 50% al 2025 definito nel “Sustainability-Linked Financing Framework”. Inoltre, in termini di salute e sicurezza, il tasso di infortuni con perdita di giornate lavorative (LTIFR) ha registrato nel 2023 un ulteriore miglioramento, dopo aver raggiunto l’obiettivo fissato nel precedente esercizio (-41% rispetto al target del -40% al 2022). In aggiunta alla recente conferma come “leader mondiale nelle azioni di contrasto del cambiamento climatico” da parte di CDP (ex Carbon Disclosure Project), nel corso del 2023 Webuild è stato promosso ad “AA” da MSCI ESG Ratings, riconoscendone il costante impegno in materia di corporate governance e in ambito Health & Safety».
Un breve cenno ai dati economici consolidati al 31 dicembre 2023 (rif. Adjusted) che, come anteprima, possono trovare una loro sintesi attraverso la parole conclusive nel testo finora riportato: «L’ampiezza e la qualità del portafoglio ordini nonché la posizione di leadership in Paesi che stanno realizzando importanti piani di investimento in infrastrutture, consentono di anticipare al 2024 i ricavi di fine Piano “Roadmap al 2025 – The future is now”». I numeri: ricavi a 10 miliardi euro (+22% vs. 2022) di cui il 66% realizzato all’estero. EBITDA a 819 milioni (+43% vs. 2022) e EBITDA MARGIN all’8,2% (7% nel 2022) con, infine, un EBIT a 475 milioni (+48% vs. 2022) ed un EBIT MARGIN a quota 4,8% (3,9% nel 2022). A completamento di questa serie di multipli il risultato finale: utile netto a 236 milioni di euro che, nei fatti, surclassa i precedenti 118 milioni dello scorso anno. Corredato a questo significativo tracking la proposta di dividendo per gli azionisti: 0,071€ per ciascuna azione ordinaria (+25% rispetto al 2022) e 0,824€ per le azioni risparmio.
Se per il gruppo guidato da Pietro Salini The future is now, il presente, è già conferma di eccellenza.
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