Luigi Di Maio prende posizione dopo il caso Whirlpool a Napoli, convocato un tavolo al Mise il prossimo 4 giugno 2019. Ecco le parole del ministro M5s: «La notizia della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli sarebbe già grave al solo pensiero che 430 lavoratori rischino di non avere più un posto di lavoro, ma diventa assurda se si pensa che, con questa scelta, i vertici aziendali decidano di stracciare un accordo che Whirlpool ha firmato lo scorso 25 ottobre al ministero dello Sviluppo Economico e col quale si impegnava a investire in Italia con un piano triennale da 250 milioni di euro. Solo dopo la firma di quell’accordo e l’impegno concreto della multinazionale, il ministero del Lavoro concesse gli ammortizzatori sociali a sostegno delle donne e degli uomini che lavoravano per la Whirlpool. Aiuti meritati, visto l’impegno da loro profuso e poiché vittime incolpevoli di fallimenti che nulla avevano a che fare con la loro attività». Prosegue il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico: «Con questo comportamento, però, i nuovi vertici di Whirlpool hanno mancato di rispetto a loro, ancor prima che al ministero dello Sviluppo Economico e al governo stesso. Pretendo che venga puntualmente fatta chiarezza su quanto accaduto nelle scorse ore al tavolo che ho già convocato per il prossimo 4 giugno. Chiarezza che dovrà esser fatta prima di tutto per i 430 lavoratori e le loro famiglie, che sono e restano la priorità assoluta per il sottoscritto e tutto il Mise, che è pronto a rimettere in discussione l’intero piano industriale e a verificare l’utilizzo che è stato fatto degli ammortizzatori sociali fino ad oggi». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



WHIRLPOOL NAPOLI, OPPOSIZIONE VS GOVERNO

Whirlpool Napoli, la decisione di «voler cedere a terzi» lo stabilimento partenopeo è arrivata tra la sorpresa generale ed i sindacati hanno preso immediatamente posizione: «sciopero» e richiesta di un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico con il ministro Luigi Di Maio. Governo nel mirino delle opposizioni, ecco le parole della forzista Mara Carfagna: «Lo stabilimento Whirlpool di Napoli chiude a distanza di 6 mesi dall’intesa tra azienda e MiSe. Alla deprecabile scelta aziendale si somma la sciatteria di Di Maio. Tutto questo sulla pelle di 420 famiglie. Il Governo dia immediatamente delle risposte». Duro il commento della dem Paola De Micheli: «La drammatica vicenda dei 430 lavoratori Whirlpool di Napoli, che rischiano di perdere il lavoro, è l’ennesima conferma di un Governo completamente assente e con zero credibilità che sta azzoppando il lavoro. Non si tratta di un caso isolato: nelle ultime settimane abbiamo assistito a inaccettabili colpi di mano da parte di imprese che, come nel caso di Mercatone Uno, hanno lasciato a casa centinaia di famiglie nel silenzio assordante del Vicepremier e Ministro del Lavoro Di Maio, impegnato con l’alleato Salvini in una campagna elettorale permanente. Il Governo di Lega e M5S sta facendo del male agli italiani: se ne vadano a casa prima che sia troppo tardi». Pochi minuti fa il Mise ha annunciato la convocazione del tavolo di crisi su Whirlpool il 4 giugno 2019 alle ore 15. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



WHIRPOOL CHIUDE STABILIMENTO DI NAPOLI

Whirlpool Napoli, chiude lo stabilimento: 430 lavoratori chiamati in causa, tensione nell’incontro in corso tra l’azienda statunitense di elettrodomestici, Fim Fiom e Uilm per discutere dell’accordo raggiunto lo scorso ottobre. Il tavolo al Mise per il momento è sospeso, con la Fiom sul piede di guerra: «E’ inaccettabile che gli impegni presi vengano disattesi in questo modo, a ogni cambio di management. È necessaria una presa di posizione del governo. Tutti gli stabilimenti del gruppo si sono fermati, con produzioni bloccate in tutto il gruppo», così in una nota. All’ordine del giorno c’era la presentazione del profit plan, riporta Tg Com 24, l’annuncio della chiusura è giunto senza alcun preavviso. Nelle scorse ore è stato dichiarato uno sciopero di otto ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo. Dopo il caso Mercatone Uno, un’altra grana per il Ministero dello Sviluppo guidato da Luigi Di Maio.



WHIRLPOOL NAPOLI, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

Alessandra Damiani, segretaria nazionale Fim Cisl, ha dichiarato in una nota: «Riteniamo la scelta da parte della Whirlpool di chiudere il sito partenopeo inaccettabile, c’è un piano industriale, circa 6 mesi fa insieme al governo, che prevede investimenti e rilancio di tutti i siti, Napoli compreso». E sottolinea: «Saranno organizzate assemblee informative con tutti i lavoratori a partire da settimana prossima e se non dovessimo avere risposte da parte dell’azienda continueremo con la nostra azione di lotta». Tg Com 24 precisa che la multinazionale americana ha fatto sapere che «nei prossimi giorni, Whirlpool lavorerà con le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e nazionali per definire tutti i dettagli e le tempistiche della riconversione, che saranno resi noti non appena possibile». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, con il Governo chiamato a prendere posizione.