La rabbia dei lavoratori Whirlpool, dopo la decisione della società di cedere la sede di Napoli con la rottura definitiva delle trattative sindacali, è esplosa questa mattina con il sit-in con tanto di corteo in Autostrada A3 letteralmente bloccata all’altezza del casello della Napoli-Pompei-Salerno. «E’ chiaro che la Whirlpool prova a esasperare i sindacati e i lavoratori napoletani e a minarne la resistenza, ma abbiamo coesione e volontà per non perdere questo importante insediamento produttivo», ha attaccato il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati. Dopo la decisione giunta ieri con comunicazione al Mise dell’azienda, gli operai della Whirlpool – che da mesi attendono una soluzione che eviti licenziamenti ed esuberi in Campania – hanno deciso di tenere un’assemblea davanti ai cancelli della fabbrica ancora chiusa. Poi il corteo di protesta si è spostato verso via Argine fino poi ad arrivare a bloccare un deciso tratto di Autostrada, con conseguenze nefaste sul traffico della mattinata sull’A3. Il blocco degli svincoli autostradali, ad intermittenza, continua anche adesso con il lavoratori decisi a far sentire la propria voce più che mai.
PROTESTA WHIRLPOOL, CAOS SUL GOVERNO
«Il clima è incandescente», attacca anche il segretario generale della Fiom Cgil Rosario Rappa, presente anche lui assieme al collega Sgambati al presidio di Napoli. «La tensione è molto alta – ha concluso il sindacalista – Noi proviamo a governarla e a convincere i lavoratori, ma il clima è incandescente»; la rabbia contro la Whirlpool Italia è tanta dopo l’annuncio della cessione dello stabilimento (dove ad oggi lavorano 420 operai) ala società Passive Refrigeration Solutions, sede Svizzera. A Lugano, come nota il Corriere del Ticino, in pochi conoscono la società suddetta il che aumenta solo la rabbia e la richiesta d’intervento del Governo della grana Whirlpool (rimasta ferma per mesi dopo le difficoltà di Governo e dell’ex Ministro Mise Luigi Di Maio). L’idea, stando a quanto comunicato da Whirlpool ieri al Ministero, è quella di «riconvertire l’impianto di Napoli per la produzione di frigoriferi tecnologici». Dietro all’operazione, spiega il Fatto Quotidiano, dovrebbe partecipare anche l’ex direttore generale di Pirelli e Italcementi, Giovanni Battista Ferrario ma al momento di piene conferme ancora non ve ne sono. Intanto le opposizioni attaccano il Governo, in particolare molto combattiva è la partenopea Mara Carfagna «Sia il governo Conte uno, con il ministro Di Maio, sia l’azienda hanno enormi responsabilità sulla triste conclusione della vicenda del sito Whirpool di Napoli […] sembra evidente che nel rimpallo di responsabilità tra governo e impresa non si possa scegliere un solo colpevole, lo sono entrambi: un accordo siglato e non rispettato, un governo e un ministro illusi che bastasse un post Facebook perché un accordo su carta diventasse realtà», conclude la parlamentare di Forza Italia.