Il whistleblowing si può applicare ai corpi militari? Parliamo di una fattispecie tutelata dalla legge 179 del 2017 che dà la possibilità a chi lavora nella pubblica amministrazione (e non solo) di segnalare abusi o pratiche illegali anche mantenendo l’anonimato. Il quesito posto nasce dalla storia di due ufficiali che nel 2021 hanno ricevuto una sanzione pecuniaria dall’Anac dopo le denunce di ritorsioni di un whistleblower. I due militari non hanno ricevuto alcuna sanzione dell’Arma, difesa dall’Avvocatura di Stato: questa, infatti, sostiene le ragioni dei due.



Per i due carabinieri al centro del caso, la disciplina del whistleblowing non è applicabile ai militari in base alla “necessità di garantire la sicurezza nazionale”, come afferma il parere n. 1485 del 30.11.2023 del Consiglio di Stato. Si è invece opposta l’Anac, difesa dal legale Valerio Tallini, in disaccordo con la definizione di “sicurezza nazionale”. Per questo, infatti, “le forze armate provvedono solamente alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza” cioè si occupano solamente di interventi finalizzati alla prevenzione dei reati e al mantenimento dell’ordine pubblico.



Whistleblowing: cosa è e quando è stata introdotta la normativa

Per l’authority, che si è opposta alla richiesta dei due carabinieri, “la tutela della sicurezza nazionale” non sarebbe affidata al corpo militare in questione bensì “ai cosiddetti servizi di intelligence”. Il Tar ha rigettato la richiesta di sospendere la sanzione e rinviato la discussione nel merito al 18 febbraio 2025. La decisione del Tar stabilirà dunque se i militari, come ad esempio carabinieri e finanzieri, siano immuni dal whistleblowing.

La pratica consiste nel denunciare o riferire alle autorità, pubblicamente o segretamente, di attività illecite rilevate in un’organizzazione pubblica o in un ente privato. Tale fattispecie è stata disciplinata per la prima volta in Italia dall’art. 1, comma 51 della legge 6 novembre 2012 con riferimento al “dipendente pubblico che segnala illeciti”. La legge 179 del 2017, infine, ha introdotto una disciplina organica dell’istituto e le tutela al whistleblower, ossia colui che denuncia, anche nel settore privato.