Il conto alla rovescia è giunto al termine: esce quest’oggi, venerdì 7 agosto 2020, il nuovo album dei Deep Purple, intitolato “Whoosh!” e imperniato su tematiche quali il tempo, la salute dell’uomo e l’ambiente. Si tratta del ventunesimo disco della carriera di un gruppo che ha scritto pagine importanti nella storia dell’hard rock e firmato successi sempreverdi e imperituri, conosciuti anche dai giovanissimi, come “Smoke on the water” e “Highway star”. Un’attività che si protrae da cinquant’anni e che viene oggi rinvigorita da “Whoosh!”, parola inequivocabilmente onomatopeica, utilizzata per indicare il rapido scivolare delle cose: Ian Paice, batterista della band, l’ha ricondotta alla natura, che costituisce un argomento sempre d’attualità nella società odierna. “Stiamo distruggendo la casa in cui abitiamo e, se non facciamo qualcosa, il pianeta magari sopravvivrà, ma noi no”, ha asserito a margine della press conference di presentazione dell’album, scritto prima della pandemia di Coronavirus.
WHOOSH!: IL RITORNO DEI DEEP PURPLE
Se “Whoosh!” uscirà ufficialmente in data odierna, non del tutto inediti sono però i suoi contenuti, dal momento che il rilascio dell’album è stato preceduto dalla pubblicazione di tre singoli, tutti con significati e argomentazioni differenti. Il primo si intitola “Throw My Bones” e affronta il tema dello spazio-tempo, mentre il secondo, “Man Alive”, ha come oggetto di riflessione l’avvenire dell’umanità. Infine, “Nothing At All” si interroga circa il vero significato della nostra esistenza e su quale sia realmente il nostro ruolo sulla Terra. È bene ricordare che i Deep Purple hanno, oltre il loro incontrovertibile talento, la fortuna di essere seguiti da uno dei migliori produttori del pianeta, Bob Ezrin, artefice di numerosi capolavori griffati Pink Floyd e Kiss. Ora, questo album con i Deep Purple, realizzato a Nashville e composto da tredici canzoni: sarà l’ultimo della storia del gruppo?