Will Smith ha rivelato che lui e la moglie Jada Pinkett non praticano la monogamia: un annuncio effettuato nell’ambito di un’intervista giornalistica concessa al magazine “GQ”, nella quale l’attore ha reso noto che “le esperienze, le libertà che ci siamo dati l’un l’altro e il sostegno incondizionato, per me, sono la più alta definizione di amore. Il matrimonio non deve trasformarsi in una prigione”.



Per il divo di Hollywood non è stato facile all’inizio ammettere di avere velleità di poligamia: la prima a saperlo è stata la sua life coach, Michaela Boehm, alla quale ha raccontato il suo sogno di avere un harem di donne, fra le quali l’attrice Halle Berry e la ballerina Misty Copeland. “Ne abbiamo parlato molto e abbiamo pianificato l’harem – ha confessato –. Era un esercizio liberatorio. All’inizio pensavo fosse una cosa orribile avere questi pensieri, poi ho ripulito la mia mente e ho capito che era giusto essere me stesso. Non mi rendeva una persona cattiva pensare che Halle fosse bellissima, anche se sono sposato. Mentre nella mia mente, nella mia educazione cristiana, anche i miei pensieri erano peccato”.

WILL SMITH: “PER ME E MIA MOGLIE JADA PINKETT CONTA DARCI FIDUCIA E LIBERTÀ”

Will Smith, a quel punto, ha preso consapevolezza dei suoi sogni e ha deciso di confessarli alla moglie, Jada Pinkett, che ha scelto insieme a lui di aprire il loro matrimonio ad altri partner sessuali. Non si tratta, però, di infedeltà: “Non è questo che conta, almeno all’interno della nostra coppia. Per noi l’importante è darsi fiducia e libertà a vicenda. Perché il matrimonio non può essere una prigione”.

A “GQ” il protagonista di “Men in Black” ha poi affermato di non suggerire a nessuno la strada seguita da lui e dalla sua consorte: “Jada non ha mai creduto nel matrimonio convenzionale… Nella sua famiglia alcuni membri avevano una relazione non convenzionale. Quindi è cresciuta in un modo molto diverso da me. Ci sono state discussioni infinite e significative su come costruire una coppia e per gran parte della nostra relazione, la monogamia è stata ciò che abbiamo scelto, non pensando però alla monogamia come alla perfezione…”.