CHI È WILLIAM MACASKILL E PERCHÈ ELON MUSK SAREBBE RIMASTO STREGATO

Dalle Alpi alle Piramidi, dalla Silicon Valley fino al “Corriere della Sera”: sembra che tutto d’un colpo un professore di filosofia di Oxford, tal William MacAskill, sia divenuto uno degli uomini più importanti del globo. Motivo? Esatto, c’entra con Elon Musk e con tutta la cricca di iper-ricchi del pianeta: da Apple ad Amazon, passando per Google, Tesla e quant’altro, sembra che negli ultimi mesi il filosofo-guru di origine scozzese abbia davvero conquistato tutti. Motivo? Con la sua “filosofia dell’altruismo efficace” starebbe cercando di convincere le persone più ricche della Terra a donare gratuitamente le proprie ingenti risorse per “salvare il pianeta”.



Ma chi è il 35enne che con il suo movimento globale “Effective Altruism” sta scalando le classifiche di popolarità non solo dei Cda di mezzo mondo? “What we owe the future” è l’opera di MacAskill divenuta in breve best seller e sulla quale Elon Musk, che incontrò per la prima volta il filosofo nel 2015, ebbe a dire «è molto vicino alla mia filosofia». Il nome del professore-guru è rispuntato in questi giorni per via della controversa operazione di acquisto di Elon Musk di Twitter: si apprende infatti che proprio MacAskill abbia cercato di trovare un accordo tra il fondatore di Tesla e un amico miliardario esperto di criptovalute come Sam Bankman-Fried. Asana Dustin Moskovitz, la moglie Cari Una, lo stesso Musk e molti altri ancora sono rimasti affascinati dall’idea di fondo dell’altruismo efficace.



LA FILOSOFIA DELL’ALTRUISMO EFFICACE DI MACASKILL PER I “RICCHI” COME ELON MUSK

«Consigliare i miliardari su come regalare i loro soldi e incoraggiarli a donare di più non è certo l’obiettivo della mia vita», ha spiegato lo stesso William MacAskill in una recente intervista in merito al perché gente come Elon Musk e altri super-imprenditori si siano interessati ad un pur brillante professore di filosofia morale. Vi è la necessità, secondo il professore-filosofo, che dando agli altri si possa davvero stare meglio. MacAskill di fatto ad oggi vive di quello predica (o almeno questo quello che dice, ndr): dà via il 50% del suo stipendio, vive con circa 26.000 sterline annue e abita con due amici per ridurre le spese generali, fa sapere il “Corriere della Sera”. «Se però posso incoraggiare gente che ha enormi risorse a investire sulla preparazione per la prossima pandemia o sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale piuttosto che comprare uno yacht posso dirmi soddisfatto», ha spiegato al “Financial Times” lo stesso MacAskill spiegando la base della “sua” filosofia.



La teoria si basa sul fatto che il singolo cittadino «abbia la responsabilità di pensare non solo a chi è meno fortunato oggi, ma anche alle generazioni future». Silicon Valley del tutto ipnotizzata dal fascino di tale filosofia che mischia investimenti e sostenibilità, ricchezze e “moralità”, in un alveo già da tempo navigato da molti “guru” direttori di imprese. In realtà il gruppo di MacAskill era già stato fondato nel 2009 con il nome “Giving what we can”: ispirata a nicchie di vegani 100% (e pure donatori di reni) che vivevano in maniera iper-frugale per poter donare quanti più soldi ai Paesi in via di sviluppo, l’Altruismo Efficace sta conquistando filantropi e millenials, come pure la Gen-Z. Gli attuali membri di “Giving What We Can”, nato a Oxford anche grazie a MacAskill, hanno promesso di devolvere almeno il 10% dei loro guadagni agli enti di beneficenza.