WILLIAM PEZZULLO, SFREGIATO DA ELENA PEROTTI: “POTEVO MORIRE”

Nuova replica questa sera di “Amore Criminale”: il programma condotto da Veronica Pivetti si concentra sulla vicenda di William Pezzullo, un uomo vittima della sua ex fidanzata Elena Perotti e di un complice che decisero di sfigurarlo con dell’acido. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo i fatti.



Quello di William Pezzullo è stato un autentico incubo. Come si ricorda, l’uomo venne sfregiato con l’acido dalla sua ex compagna, che dal canto suo si giustificò spiegando che sua intenzione era quella di “dare una lezione” a colui che era stato il suo fidanzato. Una vicenda, come è facile immaginare, in cui violenza, gelosia e risentimenti si intrecciano in una drammatica spirale che avrebbe potuto avere anche esiti peggiori, “Potevo morire!”.



WILLIAM PEZZULLO, SFIGURATO CON L’ACIDO DALLA EX COMPAGNA PERCHE’… (AMORE CRIMINALE)

I fatti risalgono oramai al 19 settembre 2012, ma il ricordo è vivo ancora nella memoria di William Pezzullo (a questo link la puntata completa): la sua compagna di allora Elena Perotti, infatti, non si rassegnava alla fine della loro relazione e così aveva chiesto aiuto a un complice (un suo amico, Dario Bertelli) affinché la aiutasse a fargliela pagare. “L’acido lo avevo comprato al supermercato qualche giorno prima” aveva poi confessato ammettendo la premeditazione del reato e spiegando di essere arrivata a quel punto perché il suo ex fidanzato non ammetteva di essere il padre del suo bimbo, né di volerlo riconoscere. La vicenda, come è noto, si era rivelata un boomerang per la Perotti che, già madre di due figli, aveva dovuto intraprendere un iter giudiziario col Tribunale dei Minori di Brescia per riaverli, dopo che i giudici li avevano dichiarati adottabili.



Una storia molto triste dato che Elena Perotti ha in seguito avuto problemi di salute e ha mostrato, nonostante il grave atto di violenza nei confronti di William, dispiacere per essersi vista togliere i due figli: e senza contare che la famiglia della vittima, dal canto suo, nonostante l’aggressione con l’acido solforico che lo ha sfigurato in volto e gli ha rovinato la vista aveva poi deciso di perdonare la donna. E questo, appunto, nonostante un ‘calvario’ fatto di momenti in cui si è sentito dimenticato dalla giustizia e la serie di operazioni di chirurgia plastica a cui si era dovuto sottoporre. La sua vita, come quella della ex compagna, è irrimediabilmente cambiata: prima la fine della loro relazione, poi lo stalking da parte della ex compagna con tanto di appostamenti e telefonate per capire se avesse un’altra donna, fino a una vera e propria ‘persecuzione’ nei confronti della sua famiglia, sfociata nell’aggressione di cui sopra e per la quale Elena e il suo complice sono stati condannati in via definitiva rispettivamente a 8 e 10 anni.