Poche ore dopo l’installazione delle quattro cassette postali volute dalla famiglia di Willy Branchi per eventuali segnalazioni anonime sull’omicidio del 18enne ucciso a Goro (Ferrara) nel 1988, una è sparita. Lo riporta Il Resto del Carlino, secondo cui  una mano ancora ignota avrebbe agito all’ingresso della pineata di Lido Volano dove era stata posizionata per consentire a chiunque in possesso di informazioni utili di fornirle in modo del tutto anonimo.



Uno sfregio alla memoria della vittima e un modo, forse, per tenere sepolta la verità sul delitto del giovane, trovato morto nel settembre di 36 anni fa, il corpo privo di indumenti. La cassetta postale “era ben attaccata con quattro fascette e con nastro adesivo – ha spiegato l’investigatore privato Davide Tuzzi, come riporta il quotidiano –, l’avevo messa venerdì. Il fatto che sia sparita ora è inquietante“. A stretto giro il commento dell’avvocato della famiglia di Willy Branchi, Simone Bianchi:Un episodio molto grave, evidentemente abbiamo toccato un tasto ancora molto dolente nonostante i 36 anni trascorsi. Pensare che l’immagine di Willy possa generare preoccupazione in qualche persona è paradossale. Provvederemo a reinstallare una buchetta nuova nello stesso posto, non ci fermiamo“.



Omicidio Willy Branchi, un giallo lungo 36 anni: caccia a chi ha tolto una delle cassette postali

È caccia al responsabile del gesto: chi ha tolto la cassetta postale in zona pineta di Lido Volano potrebbe essere un soggetto – o più di uno – interessato all’insabbiamento della verità sull’omicidio del povero Willy Branchi, assassinato tra il 29 e il 30 settembre 1988 a Goro. Sul fatto, riporta Il Resto del Carlino, sarebbe pronta una denuncia e la famiglia non intende arrendersi: il legale ha infatti annunciato l’installazione di una nuova cassetta nello stesso posto che, insieme ad altre 3 zone in cui sono localizzate altrettante buche delle lettere per segnalazioni anonime sul caso del 18enne, è ritenuto tra i potenziali epicentri del giallo.

Oltre a Lido Volano, infatti, le cassette sono posizionate una a Goro, paese di Willy Branchi dove il suo corpo senza vita fu trovato 36 anni fa, Oca Marina, frazione veneta su cui si sarebbe posata parte dell’attenzione investigativa e dove risiede il principale sospettato del delitto (tre gli indagati, ndr), e Lido delle Nazioni. Le modalità con le quali la cassetta di Lido Volano è stata asportata dalla sede in cui era piazzata farebbero ipotizzare ad un fatto non accidentale, come sottolinea lo stesso quotidiano, perché chi ha agito si deve essere impegnato a staccarla dal palo al quale era saldamente fissata. Se davvero qualcuno lo ha fatto per coprire qualcuno o qualcosa, potrebbe scattare l’accusa di favoreggiamento. Willy Branchi fu trovato senza vita sotto l’argine del Po all’alba del 30 settembre 1988, completamente nudo. Ucciso con una pistola da macello, di quelle usate per abbattere i maiali, e abbandonato lì con il volto irriconoscibile ed evidenti segni di una violenza inaudita. La speranza della famiglia è di riuscire a chiudere il cerchio arrivando a fare piena luce sulla morte di Willy Branchi, intorno alla cui atroce fine si addensa l’ombra della pedofilia. “Meritiamo di sapere“, l’appello di Luca Branchi, fratello della vittima, da anni impegnato in una durissima battaglia per avere giustizia.

Willy Branchi ucciso a Goro, le parole dei consulenti della famiglia

L’annuncio del posizionamento delle quattro cassette postali anonime per raccogliere segnalazioni sul caso di Willy Branchi, da 36 anni in attesa di verità e giustizia, è stato dato dalla famiglia attraverso i propri consulenti. L’avvocato Simone Bianchi e l’investigatore privato Davide Tuzzi, insieme al fratello della vittima, Luca Branchi, hanno spiegato i motivi che ha spinto a ritenere utile una simile iniziativa per cercare risposte agli interrogativi ancora insoluti: “Garantendo l’anonimato alle persone – ha dichiarato il legale dei familiari in conferenza stampa –, ecco che queste si sono fatte avanti con importanti indizi che ci hanno portato oggi ad arrivare a una fase finale di questa vicenda e a poter cercare di chiudere il cerchio. Il messaggio è ‘Chi ha delle informazioni, mantenendo in assoluto l’anonimato, può finalmente contribuire’“.

L’investigatore Tuzzi è entrato nel dettaglio sull’individuazione dei luoghi in cui posizionare le cassette: “Sono punti secondo noi strategici. La prima è posizionata a Goro e più precisamente piazzale Leo Scarpa in fondo a via del Mercato; poi Lido delle Nazioni in fondo a viale del Lago, all’ingresso della pineta che collega al Lido di Volano; poi Lido di Volano, ingresso pineta che collega al Lido delle Nazioni; poi piazza San Rocco, Taglio di Po località Oca Marina, Chiesa del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria e San Rocco Confessore”.