«Willy è morto per sua scelta». Lo sostiene Giorgio Di Folco, videomaker di Cassino che per questa affermazione è finito nella bufera. Poche ore dopo la morte del 21enne, pestato a morte a Colleferro, il videomaker conosciuto “in arte” come Giorgio Pistoia, ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook in cui afferma: «Condanno cinque persone di mer*a che hanno ucciso una persona, bianca, nera o gialla, ma non so se il piccolo Willy sia così innocente come adesso deve essere martirizzato da voi, tanti buonisti del ca*zo. Solo perché il piccolo Willy era di colore?». Ma non è finita qui, perché il videomaker ha proseguito la sua invettiva. «Carissimi morti di sonno, teste di ca*zo buonisti, ci sono tanti italiani che vengono massacrati ogni giorno da mau mau, che entrano nelle case e violentano vecchie, spaccano la testa a tante persone italiane, ma questo buonismo non lo vedo». Quindi, tornando a rivolgersi a Willy: «Ma che ca*zo stavi a fa’ tu di notte in giro? Tu non sei piccolo, Willy, tu sei piccolo d’età ma già sei uno scafato, uno che sta in giro… Tu piccolo Willy, come questi stron*etti che a mezzanotte stanno ancora al McDonald’s e in giro, bambini di 15 anni… se fate ‘sta vita è normale… Il piccolo Willy è morto per sua scelta».



GIORGIO DI FOLCO VIDEO CHOC CONTRO WILLY, POI LE SCUSE

Il video in questione è stato poi rimosso da Giorgio Di Folco. Del resto, il videomaker era stato sommerso da una valanga di attacchi e insulti sulla sua pagina. Dopo aver cancellato il video ha diffuso un comunicato stampa in cui spiega che quelle dichiarazioni erano frutto di «una falsa notizia a me pervenuta, che parlava di una lotta tra due bande d’immigrati irregolari e spacciatori». Quindi, si difende dalle accuse di razzismo e spiega di aver sbagliato nel non aver accertato la fondatezza di quella notizia. «Non appena ho avuto notizia che Willy era un ragazzo serio e per bene, mi sono pubblicamente scusato per il clamoroso ed ingiustificabile mio errore». E quindi il videomaker di Cassino, ex leghista, ha preso le distanze dal suo commento e si è scusato con la famiglia di Willy. A proposito del Carroccio, Di Folco ha negato di essere stato un esponente locale della Lega. Invece il coordinatore regionale laziale Francesco Zicchieri implicitamente ha detto il contrario, come riportato da Le Iene: «Parliamo di un soggetto messo fuori dal partito da tempo, quando abbiamo rimosso il precedente coordinatore Carmelo Palombo. Mi fa schifo la persona. Persone così devono stare lontanissime dalla Lega e dalla società civile. Mi fanno venire i brividi e lo dico come papà».



 

 

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