Wilma Goich, ad un anno esatto dalla morte della figlia Susanna, avuta da Edoardo Vianello, è stata ospite di Domenica Live per parlare di questo grande vuoto improvviso sopraggiunto di recente. Immancabile, per iniziare, un filmato con i successi della Goich e di Vianello, insieme nell’amore e sul palco, i cosiddetti “Vianella”, il duo che segnò gli anni Settanta. Una storia terminata dopo 11 anni che portò anche allo scioglimento del gruppo. A riunirlo, un anno fa, fu però il dolore a causa della scomparsa improvvisa a soli 49 anni della loro unica figlia Susanna, a causa di una terribile malattia. “E’ un anno, e un anno non è niente”, ha commentato commossa la Goich. “Il dolore c’è e non passerà mai perché è una cosa che non può passare, è una cosa che sta dentro. Questi dolori non si metabolizzano, non puoi”, ha aggiunto.



“Uno cerca di essere forte perché la vita continua sennò muori anche tu. Io ho un nipote che amo da morire”, ha proseguito, “è un ragazzo d’oro”. Dal giorno in cui le fu trovato un tumore passò appena un mese: “Era piena di vita ed energica, faceva mille cose”, ha raccontato la Goich. “Non era sciatica, era già metastasi”, ha aggiunto, fino alla morte della figlia: “Dopo una settimana non c’era più. Senza neppure un sintomo”.



WILMA GOICH E LA MORTE DELLA FIGLIA SUSANNA

La morte di Susanna è stata un vero trauma per Wilma Goich. La donna fu stroncata da un tumore ai polmoni per i quali i medici prevedevano solo pochi mesi di vita: “Lo sapeva solo Edoardo, immagino la sua sofferenza”. Oggi i due ne parlano e Wilma, da nonna, è quasi diventata la nonna del nipote ormai 23enne. “Lui inizialmente è andato dal padre, adesso sta con me, non so per quanto starà con me perché ha bisogno della sua libertà ma non posso pretendere che lui viva con la nonna”, ha proseguito. Oggi il figlio di Susanna sta soffrendo ancora molto ed ancora oggi ne parlano come se ci fosse. Con Edoardo Vianello ha ammesso, “ci incontriamo al cimitero davanti alla tomba di Susanna” e lì parlano di quello che succede nella loro vita. L’unica cosa che però proprio non ce la fa a fare è cantare: “Non ho niente per cui cantare”, ha ammesso, “mi sento quasi in colpa”. Immancabile una dedica a Susanna da Fiorello: “Non ti dimenticherò mai”, aveva detto dopo la sua morte.

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