La morte choc della giovane Wilma Montesi avvenuta nel 1953 con tutti i misteri che ne conseguirono, diventerà presto una serie tv. A rivelarlo è Gianmaria Tammaro per Dagospia che ha posto l’accento sulle numerose incongruenze derivanti dal caso e che ancora oggi, a distanza di svariati decenni, costituiscono oggetto di dibattito. La morte della giovane avvenne sullo sfondo della rinascita del Paese e proprio sui due aspetti si baserà la serie che sarà prodotta da Mario Gianani per Wildside. Al momento è l’unica indiscrezione disponibile e non ci sarebbero dettagli sui nomi degli attori coinvolti nel progetto che ovviamente è nella sua fase embrionale. Non ci sarebbero neppure i registi nè gli sceneggiatori ma a quanto pare solo l’idea e l’aspirazione di ricreare la Roma degli anni Cinquanta e Sessanta. Questo porta a pensare che potrebbe trattarsi di un progetto internazionale con la cooperazione di numerosi soggetti. Certamente quello di Wilma Montesi è considerato uno dei principali casi di cronaca nera della storia recente del nostro Paese e che andò a coinvolgere numerosi nomi di spicco della politica e dell’alta società. Non mancarono nel corso degli anni ipotesi di complotto e insabbiamento.
WILMA MONTESI: COLD CASE DIVENTA UNA SERIE
Wilma Montesi aveva 21 anni quando morì in circostanze del tutto misteriose, il 9 aprile 1953. Era la vigilia di Pasqua quando il suo corpo senza vita fu ritrovato sulla deserta spiaggia romana di Torvajanica da Fortunato Bettini, un manovale. Il corpo della ragazza, a piedi nudi, giaceva riverso a pancia in giù, con il volto appoggiato sulla battigia. Quel cadavere non aveva ancora un nome prima che la descrizione accurata sui giornali portò il padre Rodolfo, falegname, a riconoscere la figlia scomparsa due giorni prima. Wilma era una aspirante attrice ed aveva già lavorato in pellicole minori a Cinecittà. Sta per sposarsi con Angelo, giovane poliziotto, quando fa perdere le sue tracce. L’autopsia non rivelò segni di violenza sessuale, eppure resta inspiegabile anche la tesi dell’incidente, avvenuto a 40 chilometri dalla sua abitazione. Mentre per la polizia il caso sarebbe solo un drammatico incidente, la stampa nazionale parla di insabbiamento a favore dei colpevoli dell’omicidio, un gruppo di politici e notabili della DC, noti per le loro serate “disinibite” a base di festini. Il caso ebbe grande rilevanza mediatica anche per via dei nomi coinvolti tra cui quello di Piero Piccioni, figlio di Attilio, ministro degli Esteri del governo Alcide De Gasperi. La morte di Wilma resta ancora oggi un caso irrisolto a partire dalle cause del decesso ed ora potrebbe tornare al centro dell’attenzione proprio grazie alla serie.