A pochissimi giorni di distanza dal lancio ufficiale previsto per il 18 di giugno, Microsoft ha deciso di fare un sostanziale passo indietro sulla funzionalità ‘Recall‘ che doveva essere introdotta nei primissimi portatili Windows con l’Intelligenza artificiale Copilot e che rappresentava la più importante tra le tante nuove funzioni che verranno introdotte. Rimane – fortunatamente – inalterata il resto della roadmap, con l’introduzione delle Traduzioni Live Caption (con sottotitoli generati dall’IA in tempo reale), dei nuovi effetti per le webacam, di Co-creator in Paint e del generatore di immagini Photos che debutteranno ufficialmente nei nuovi pc Windows Copilot; mentre per vedere Recall in funzione occorrerà attendere ancora qualche mese, dopo una fase di test approfondita riservata agli ‘Insider’ (ovvero i beta tester di Microsoft).
A chi non sapesse si cosa stiamo parlando, ricordiamo che secondo le dichiarazioni ufficiali di Microsoft la nuova funzione Recall funzionerà un po’ come una memoria a lunghissimo termine che periodicamente – circa ogni 10 secondi – scatta uno screen alla schermata del pc con Windows per poi conservarla per un tempo variabile (di base 3 mesi, ma programmabili dall’utente) nella memoria del computer. Così facendo, l’utente in qualsiasi momento potrà chiedere all’Intelligenza artificiale di Microsoft di individuare un oggetto, un sito, un’immagine o qualsiasi altra cosa, visualizzando anche personalmente tutta la timeline di screen salvati.
I problemi sulla sicurezza di Windows Recall: “Possibili furti di dati e password”
Insomma, in altre parole Windows Recall è una funzione che viene in aiuto di tutti gli utenti un po’ più ‘sbadati’ e che a distanza di giorni, settimane o mesi hanno bisogno di recuperare un dato o un’informazione: si pensi – per esempio – all’acquisto di un determinato oggetto, magari visto distrattamente mentre si scorrevano i social; oppure anche al testo di una mail che è stata cancellata ed è diventata irrecuperabile. Funzioni (certamente) utili, ma che hanno spinto diversi esperti a dubitare della sicurezza nella conservazione dei dati da parte di Windows Recall, scoprendo che tutti gli screen sono memorizzati senza criptazione.
Cosa significa? Che chiunque potrebbe accedere – potenzialmente – a qualsiasi informazione del nostro computer, a partire dalle password digitate in chiaro, per arrivare fino anche ai dati sensibili e a quelli bancari; senza considerare la remota (ma non impossibile) ipotesi di essere vittime di un furto di dati da parte di un qualche hacker. Già la scorsa settimana Microsoft aveva accolto i dubbi degli utenti, promettendo un ampia revisione di Windows Recall, salvo poi arrivare all’ultimo minuto al rinvio del lancio ufficiale della funzione che – in un momento non meglio precisato delle prossime settimane – approderà nel programma Insider.