Volodymyr Zelensky non può vincere la guerra contro la Russia, anzi c’è il rischio che l’Ucraina venga schiacciata, per questo per Steve Witkoff è fondamentale portare entrambe le parti attorno a un tavolo per trattare la pace. L’inviato speciale della Casa Bianca ne ha parlato al Tucker Carlson Show, sottolineando l’arte della diplomazia del presidente Usa Donald Trump, che può imprimere una svolta importante non solo in Ucraina. “Penso che abbiamo fatto ancora più progressi, ma non lo dico tanto per dire: ogni soluzione è il risultato del presidente Trump, e non vengo pagato per dirlo, lo dico perché è la verità assoluta“.
Il capo negoziatore del tycoon ha assicurato che “Putin ha un enorme rispetto” per lui, che invece non ha avuto Zelensky nel famoso incontro nello Studio Ovale. “Mancargli di rispetto non è un modo sano di avere un buon rapporto“, l’appunto di Witkoff per il presidente ucraino, a cui ricorda la generosità degli Stati Uniti, che ora lavorano per arrivare a una soluzione di pace. Dunque, smentisce che il colloquio con Vladimir Putin sia stato fallimentare. “Abbiamo parlato per due ore di un cessate il fuoco definitivo. Ci sono condizioni di cui i russi avranno bisogno per questo“.
LA SVOLTA AMERICANA PER I NEGOZIATI
Nel corso dell’intervista, Witkoff ha assicurato che l’obiettivo degli Usa è che l’Ucraina esca bene dalla guerra così come la Russia. “Siamo orientati al risultato. Abbiamo bisogno di un accordo che il popolo ucraino possa accettare, ma vogliamo che tutti siano soddisfatti“, cioè che si arrivi a un accordo accettabile per tutti. Anche per Mosca. “Penso che l’abbiamo smossa in modi che nessuno pensava fossero possibili“. A tal proposito, ha citato l’accordo per il cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche. “Non ne avevano mai parlato prima, ora lo stiamo facendo“, rivendica il negoziatore di Trump.
Allo stesso modo, non si era mai parlato degli attacchi via mare, questione che verrà affrontata dalla prossima settimana. “Si tratta di roba davvero grossa“. L’obiettivo finale è arrivare a una tregua di 30 giorni per discutere del cessate il fuoco permanente. “Non siamo lontani da questo, ma dobbiamo capire quali sono le condizioni del campo di battaglia“. In merito a Kursk, ha rivelato un particolare dell’incontro con Putin: il leader del Cremlino gli ha chiesto cosa fare con i soldati ucraini che non vogliono arrendersi. Ma quello di Kursk è solo uno dei tanti casi di questo tipo, che richiedono conversazioni separate.
I lavori sono in corso, infatti Witkoff ha annunciato che i team tecnici si riuniranno a Jeddah da lunedì. “Dalla Russia arrivano molte voci positive sulla loro disponibilità a prendere in considerazione tutti questi aspetti“. Inoltre, Zelensky ha avuto “una splendida conversazione” con Trump dopo il colloquio di quest’ultimo con Putin. “Questo indica che c’è un certo grado di flessibilità nel modo in cui si sta pensando di metter fine alla guerra“. Il capo negoziatore Usa si è detto ottimista riguardo il fatto di poter avvicinare le due parti.
“ABBIAMO EVITATO UNA GUERRA NUCLEARE”
Tra le questioni da affrontare ci sono i destini dei territori controllati dai russi. “Questo è l’elefante nella stanza“. Meno complesso dovrebbe rivelarsi il capitolo NATO, visto che Zelensky e il suo braccio destro Yermak “hanno ampiamente ammesso che non saranno membri“. Si può invece discutere della possibilità di una protezione attraverso l’articolo 5, ma è escluso che l’Ucraina entri a far parte dell’Alleanza Atlantica.
Non sono mancate considerazioni su Putin, che ha colpito Witkoff per la sua schiettezza, una caratteristica riconosciuta da diversi presidenti americani che hanno avuto modo di interloquire con il leader russo. Non ha escluso, comunque, un incontro nei prossimi mesi tra Putin e Trump.
“Ci stavamo muovendo verso una guerra nucleare. Ho pensato che se nessuno parla con Putin, qualcuno dovrebbe almeno trasmettere le sue idee al mondo per evitarlo“. Ma il suo ruolo è stato in primis quello di mandare un messaggio a Putin da parte di Trump, cioè che c’era la disponibilità ad aprire una vera e produttiva discussione per mettere fine alla guerra. Questo ha portato alla svolta.
DALLE ELEZIONI IN UCRAINA ALLA VERA CAUSA DELLA GUERRA
Ma Witkoff da Carlson ha parlato anche delle preghiere fatte da Putin dopo l’attentato a Trump, durante la campagna elettorale. Ma il negoziatore americano ha speso belle parole anche per Zelensky, sottolineandone il coraggio. D’altra parte, deve essere consapevole di non poter vincere contro la Russia. Inoltre, ha assicurato che ci saranno elezioni in Ucraina. “Penso che Zelensky stia facendo del suo meglio e che sia in una posizione difficile, ma si sta scontrando contro una potenza nucleare, più grande. Questo è il momento migliore per concludere un accordo e Trump può offrirgli il migliore possibile“.
Anche per questo ha suggerito a diversi leader europei di spingere Zelensky alla pace, mentre esclude che la Russia voglia attaccare l’Europa. “Perché dovrebbero volerlo? Non hanno bisogno di assorbire l’Ucraina, sarebbe come occupare Gaza. I russi hanno ottenuto quello che vogliono, cinque regioni“. In merito a ciò, ha spiegato che in Russia c’è la convinzione che siano un mosaico di un Paese falso. “Questa è per me la causa principale della guerra: la Russia considera queste regioni come sue di diritto dalla Seconda guerra mondiale, ed è una cosa di cui nessuno vuole parlare“. Ma Witkoff è pronto ad affrontare anche questa questione.