Sono emerse alcune intercettazioni choc riguardanti le indagini nei confronti della Wte, azienda bresciana produttrice di fanghi e di gessi di defecazione, attualmente sotto sequestro da parte della procura bresciana. «Io ogni tanto ci penso eh… Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi… Io sono stato consapevolmente un delinquente», queste le parole riportate dal Corriere della Sera, attribuite ad Antonio Maria Carucci, a libro paga della Wte, mentre chiacchierava al telefono con Simone Bianchini, contoterzista che spandeva proprio quei fanghi nei campi della bassa bresciana. Sarebbero in totale 150mila le tonnellate di fanghi finiti nei campi agricoli fra il gennaio del 2018 e l’agosto del 2019, con agricoltori che secondo Arpa e il consulente della procura, Santo Cozzupoli, sarebbero stati ignari del loro pericolo. Agli stessi, infatti, raccontavano che si trattava di scarti di produzione agroalimentare. «Sono un mentitore!… Io…finisco all’inferno», spiega, ridendo, Carucci, ex dipendente della Cre srl di Sesto San Giovanni, in un’altra intercettazione telefonica con Ottavia Ferri, dipendente della Wte, che invece replica, ridendo: «Lo facciamo per il bene dell’azienda!».
I cittadini della zona hanno presentato esposti e denunce sin dal 2011 per via delle molestie olfattive prodotte dai fanghi, ma è solo dal gennaio del 2018 che l’inchiesta è stata approfondita, dimostrando la condotta illecita della stessa ditta bresciana. “Dalle tabelle emergono dati impressionanti – quanto scrive il gip nell’ordinanza che ha poi portato al sequestro degli impianti – nei campioni dei gessi in uscita dall’azienda e in spargimento le sostanze inquinanti (fluoruri, solfati, cloruri, nichel, rame, selenio, arsenico, idrocarburi, zinco, fenolo, metilfenolo e altri) erano decine, se non addirittura centinaia di volte superiori ai parametri di legge”.
INTERCETTAZIONI WTE BRESCIA, FANGHI: LA REPLICA DEI VERDI
Il coordinamento provinciale dei Verdi di Brescia, ha commentato la vicenda confidando che chi ha commesso “Questa azione criminale contro l’ambiente – parole riportate da Repubblica – l’ecosistema e la salute dei cittadini paghi in modo ‘esemplare’: ed applicare quel sano principio ‘Chi inquina paga. Laddove si dovessero riscontrare profili penali che hanno rischiato di compromettere la salute dei cittadini, la Federazione dei Verdi-Europa Verde Brescia è pronta a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario”.