LA TRILATERALE CINA-FRANCIA-UE ALL’ELISEO: XI JINPING TORNA IN EUROPA DOPO IL COVID
Ad un anno praticamente dalla “partita d’andata” a Pechino, i tre leader di Cina, Francia e Ue si ritrovano questa mattina (e domani) all’Eliseo per una nuova trilaterale sui tanti dossier “scottanti” a livello internazionale: il Presidente cinese Xi Jinping, il Presidente francese Emmanuel Macron e la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen sono giunti stamani all’Eliseo per l’inizio del meeting per celebrare i 60 anni di relazioni diplomatiche tra Francia e Cina; sul fronte Ue, Von der Leyen affronta invece con il leader comunista le controversie commerciali tra Pechino e Bruxelles.
Il viaggio di Xi Jinping in Europa – per la prima volta dall’inizio del Covid-19 – con l’agenda di programmi già fitta, prevede la Francia come prima tappa e lo vede accompagnato dalla first lady Peng Liyuan, dal fidato Cai Qi (Comitato permanente del Politburo e capo della segreteria presidenziale) e dal Ministro degli Esteri Wang Yi. Dopo Parigi, Xi farà visita al Governo di Serbia a Belgrado e all’alleato Viktor Orban in Ungheria entro la prossima settimana.
COSA HANNO DETTO XI JINPING, MACRON E VON DER LEYEN NEI PRIMI COLLOQUI A PARIGI
Dalle prime informazioni ufficiali dei rispettivi “sherpa” diplomatici, i tre leader di Cina, Francia e Ue hanno affrontato alcuni dei temi più in vista dell’attualità internazionale, inevitabilmente legati alle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. «Speriamo che la pace e la stabilità ritornino rapidamente in Europa e intendiamo lavorare con la Francia e l’intera comunità internazionale per trovare buone strade per risolvere la crisi», così ha scritto Xi Jinping in un lungo editoriale apparso oggi su “Le Figaro” in vista del vertice dell’Eliseo.
La Cina si dice espressamente non parte del conflitto in Ucraina (e nemmeno per la guerra a Gaza) e collabora per la pacificazione, anche se da Xi Macron vorrebbe un maggiore intervento di “moral suasion” nei confronti dell’alleato russo Vladimir Putin, anche perché «i funzionari occidentali preoccupati che Mosca stia già utilizzando strumenti e macchinari cinesi per la produzione di armi», fanno sapere fonti dell’Eliseo a France24. Nel colloquio con Macron e Von der Leyen, il Presidente cinese ha invitato Cina e Unione Europea a rafforzare «il coordinamento strategico», per rimanere partner in diverse controversie come diritti umani, commercio ed economia. Come due grandi potenze mondiali, conclude Xi Jinping, la Cina e l’Europa «devono rimanere partner, perseguire il dialogo e la cooperazione, approfondire la comunicazione strategica, rafforzare la fiducia reciproca strategica, consolidare il consenso strategico e impegnarsi nel coordinamento strategico».
In risposta alle parole di Xi, il leader francese Emmanuel Macron ha sostenuto che il coordinamento con la Cina tanto per la guerra in Ucraina quanto per il caos in Medio Oriente, «è decisivo». Nel prosieguo del dialogo all’interno del trilaterale, Macron ha chiesto eque regole eque per per tutti i partecipanti negli scambi commerciali tra l’Europa e il colosso cinese: «L’avvenire del nostro continente dipenderà chiaramente anche dalla nostra capacità di continuare a sviluppare in modo equilibrato le nostre relazioni con la Cina», ha concluso il Presidente della Repubblica francese. Sulla stessa scia l’intervento della Presidente Ue Von der Leyen che al leader cinese chiede una concorrenza «sia equa e non distorta. Perché una concorrenza leale è positiva per l’Europa, in quanto stimola l’innovazione e la crescita, oltre a creare buoni posti di lavoro in Europa». Sempre Von der Leyen ha poi ricordato come il Governo cinese debba affrontate in breve termine le sovracapacità produttive, anche se allo stesso tempo «ci coordineremo strettamente con i Paesi del G7 e con le economie emergenti che sono sempre più colpite dalle distorsioni del mercato cinese».