Xi Jinping, leader cinese, secondo il quotidiano Financial Times, sta cercando un modo per far riprendere l’economia cinese. Secondo molti analisti nel mondo, infatti, il mercato in Cina da tempo sembra stagnare in una sorta di crisi pronta ad esplodere che sta causando ampi e complicati ritardi nella crescita cinese, diminuendo progressivamente il suo potere economico rispetto agli avversari, specialmente gli Stati Uniti.



Secondo il Financial Times, però, una soluzione sembra che Xi Jinping la stia attualmente sperimentando, anche se con effetti che secondo molti sono e saranno più negativi che positivi. L’idea del leader del Partito Comunista è quella di indirizzare con investimenti statali mirati la borsa valori cinese verso alcuni settori che il governo ritiene essere strategici, come i semiconduttore, le energie verdi e la tecnologia, stimolando al contempo la quotazione delle aziende per rendere il mercato forte e competitivo. Secondo Xi Jinping, questa potrebbe essere anche una buona strategia per incentivare le nuove scoperte, al fine di ridurre ulteriormente la dipendenza dal mercato occidentale, con il duplice effetto di attirare sempre più investitori esteri, ovvero coloro che finanziano maggiormente il mercato finanziario.



I limiti e i problemi del piano di Xi Jinping

Insomma, ciò che vorrebbe Xi Jinping è un mercato finanziario stimolato e indirizzato dal governo cinese, che risponda soprattutto alle esigenze interne. Se oggi secondo i semiconduttori, si investe in quelli, ma se domani servissero le auto elettriche, allora i capitali verrebbero spostati in quest’altro settore. Un progetto che potrebbe, sulla carta, funzionare, ma che secondo il Financial Times presenta anche parecchi limiti e problemi.

In generale, infatti, il piano di Xi Jinping porterà ad una riduzione del valore delle azioni delle aziende già quotate che non sono strategiche, con l’effetto di disincentivare la loro crescita e il rischio che i finanziatori, attirati dai guadagni di altre aziende, vendano i loro pacchetti azionistici. Inoltre, gli investimenti portano via buona parte del capitale nazionale, che potrebbe essere utilizzato meglio, per esempio sostenendo il mercato immobiliare o per la costruzione di infrastrutture. Inoltre, avverte il Financial Times, molti esperti dei mercati ritengono che il piano di Xi Jinping non funzionerà a lungo termine, stagnando ulteriormente l’economia, con il rischio che il governo abbia buttato via del denaro senza ottenere alcun beneficio.