Il naufragio dello yacht Bayesian a Palermo sta sollevando una serie di reazioni e dubbi da parte di esperti che stanno indagando sulle cause e cercando si scoprire le dinamiche che hanno portato la moderna imbarcazione di lusso ad affondare così rapidamente ed andare a picco in soli 60 secondi, soprattutto che sia stato ritrovato senza falle nè rotture e con l’albero ancora intatto. In base ad alcune ricostruzioni, confermate anche dal Financial Times, l’equipaggio sarebbe stato colto di sorpresa da una tromba d’aria particolarmente violenta, ma il problema è che si tratta di una nave ultra moderna, che era stata progettata per resistere a colpi di vento, fulmini e muri d’acqua, e queste caratteristiche sono state ampiamente confermate dal fatto che non si sono rotti neanche i vetri durante l’incidente.
La Procura di Termini Imerese sta indagando anche sull’ipotesi dell’errore umano forse dello stesso comandante che non avrebbe abbassato la chiglia in tempo compromettendo la stabilità. Si indaga poi anche sui sistemi di emergenza, che non avrebbero agito in tempo per “sigillare” la barca all’arrivo del vento. Ma uno dei misteri irrisolti al momento, oltre al perchè lo yacht è affondato, è anche il perchè, pur essendo presenti altre imbarcazioni nell’area, solo il Bayesian è andato a picco.
Yacht Bayesian, perchè è affondato? Le ipotesi sulle cause e i dubbi degli esperti
L’ammiraglio De Giorgi, intervistato da Il Messaggero ha cercato di analizzare le cause del naufragio dello yacht Bayesian. I dubbi dell’x capo di Stato maggiore della Marina militare si sono concentrati soprattutto sui tempi: “Lascia perplessi che una nave così attrezzata e così moderna sia affondata così rapidamente. E se effettivamente non ci sono lesioni sullo scafo l’acqua deve essere entrata attraverso dei portelli aperti. La nave a quel punto è andata rapidamente a fondo perché tonnellate di acqua sono entrate all’interno“, ha commentato. Aggiungendo anche che, in base ai tracciati delle localizzazioni della tromba d’aria che ha travolto la nave sembra che sia stato un evento che ha colpito proprio una precisa area, lasciando le altre imbarcazioni intatte: “Se il veliero Bayesian si fosse trovato anche a solo 100 metri più in là rispetto a dove è affondato, l’esito sarebbe stato differente“.
L’ingegnere aerospaziale Antonio Carcaterra conferma che la particolare dinamica dell’evento meteo estremo potrebbe non aver dato tempo all’equipaggio di adottare le dovute misure di sicurezza, e conclude: “Arriva in un momento in cui l’allerta dell’equipaggio era bassa perché stava dormendo. E non hanno avuto neppure la possibilità di vedere avvicinarsi la tromba d’aria, anche se va detto che probabilmente ci sarebbe stato poco da fare comunque“.