Polizia israeliana conferma le prime notizie: Sinwar è morto a Rafah, nel sud di Gaza
Una conferma e una mancata smentita fanno sì che ormai si può considerare ufficiale la morte del leader di Hamas, Yahya Al Sinwar: la Polizia di Israele in un comunicato ufficiale ha sottolineato che l’esame del DNA (prelevato fin dai tempi della sua permanenza in prigione) conferma la morte a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo un raid lanciato dall’Idf questa mattina. Sarebbe stato identificato dall’esame sull’arcata dentale, anche se ovviamente sono in corso altri test per avere la piena certezza al 100%: in aggiunta, la smentita ufficiale di Gaza non è giunta. Anzi, due fonti di Hamas hanno spiegato al sito “Asharq Al-Awsat” che anche loro hanno ricevuto conferme sulla morte del leader da diversi funzionari della sigla terrorista palestinese.
Immediatamente si sono diffuse le immagini (che abbiamo scelto di non pubblicare, ndr) sul corpo devastato dal raid in cui – se fosse confermata la veridicità della foto – appare abbastanza chiaro che Sinwar sia la seconda vittima eccellente ai vertici di Hamas dall’inizio della guerra in Medio Oriente. Dall’Italia con il Ministro degli Esteri Tajani fino alla Casa Bianca, la speranza è che la morte del leader di Hamas possa “aiutare” a raggiungere un cessate il fuoco almeno a Gaza. Residenti di Rafah hanno postato le foto del corpo di Sinwar, confermando ulteriormente l’effettiva eliminazione del leader divenuto tale dopo l’uccisione di Hanyeh a Teheran prima dell’estate. Da ultimo, l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite su X conferma il tutto con un lapidario «Sinwar è stato eliminato». (agg. di Niccolò Magnani)
Svolta a Gaza: forse ucciso il leader di Hamas Sinwar
Potrebbe – ma è decisamente ancora troppo presto per dirlo – essere caduto l’ultimo pilastro noto dell’organizzazione politica e militare di Hamas, ovvero l’attuale leader (sparito dai radar da diversi mesi, tanto che in molti lo credevano già morto oppure ben lontano dalle terre palestinesi) Yahya Sinwar che potrebbe essere morto in un recentissimo raid condotto nella giornata di oggi da Israele e dal suo IDF: proprio quest’ultimo avrebbe confermato l’uccisione di almeno tre terroristi, avanzando l’ipotesi che tra di loro ci potrebbe essere proprio il leader dei terroristi palestinesi.
Partendo dal principio, non è chiaro l’obiettivo del raid in cui sarebbe (lo ripetiamo: presumibilmente) morto Yahya Sinwar, ma sappiamo per certo che si è trattato di un’operazione mirata condotta – appunto – nel primo pomeriggio di oggi: attualmente l’IDF e l’ISA sono sul campo per farsi strada tra le macerie e recuperare i corpi dei “3 terroristi eliminati” di chi hanno dato notizia attorno alle 15 italiane sul canale X dell’esercito di Tel Aviv.
Chi è Yahya Sinwar, conferme e smentite sulleliminazione: il leader di Hamas è morto?
Prima di confermare che una delle tre vittime uccise a Gaza sia effettivamente Yahya Sinwar sarà necessario – infatti – recuperare il corpo e analizzarne il DNA; ma nel frattempo le foto che stanno circolando sul web sembrano mostrare chiaramente il corpo del leader di Hamas, da alcuni utenti identificato anche grazie ad alcuni dettagli (tra cui il dente spezzato che si vede in moltissime foto, il neo vicino all’orecchio sinistro e lo spazio tra i due incisivi centrali inferiori): a rendere complicato il recupero del corpo ci sarebbero – da un lato – le mine disseminate dall’IDF e – dall’altro, soprattutto – il rischio che il corpo del leader terroristico potrebbe essere pieno di esplosivo.
In tutto questo, mentre le speculazioni si moltiplicano – comunque – un alto funzionario anonimo dell’IDF avrebbe confermato (riporta il Times of Israel) la morte di Sinwar in un messaggio condiviso con i media che – per ora – non ha trovato ancora alcuna conferma da parte dei vertici militari o politici di Tel Aviv; il tutto mentre si apre (se la morte fosse confermata) una nuova pagina incerta della guerra a Gaza e della leadership di Hamas.