Si torna a parlare della povera Yana Malayko negli studi di Mattino 5, la giovane ragazza ucraina che probabilmente è stata uccisa dal suo ex fidanzato, Dumitru, attualmente in carcere. Il programma di Canale 5 ha intervistato in collegamento l’avvocato della famiglia di Yana Malayko, che ha esternato i suoi dubbi: “Non tornano i tempi – le parole del legale Murgias – la Procura dice che è stata introdotta all’interno della valigia ore dopo l’omicidio. Massimo rispetto per le indagini e stanno portando a notevoli risultati ma non corrispondono perchè vuol dire che Yana sarebbe stata già nel rigor mortis e non si sarebbe potuta introdurla in quella valigia così piccola”.
“Alle 5 – ha continuato il legale – la telecamera riprende una persona incappucciata con una coperta e trainando qualcosa di grosso: noi pensiamo che il triste fatto sia avvenuto fra le 4 e le 5 pensiamo che la povera Yana sia stata introdotta subito nella valigia, forse priva di sensi. E’ stata compressa all’interno della valigia e soffocata”.
YANA MALAYKO, L’AVVOCATO: “IL SOFFOCAMENTO NON E’ AVVENUTO CON I CUSCINI”
Secondo l’avvocato Murgias, quindi, Yana Malayko era ancora viva quando è stata messa nel trolley ed è morta di fatto nella valigia: “Si conferma, il soffocamento non è avvenuto con i cuscini perchè i cuscini non avevano tracce di sangue mentre Yana perdeva sangue da naso e bocca. Yana si è difesa con tutte le sue forze, c’è probabilmente un’arma del delitto che l’ha colpita al volto e questi colpi le hanno causato la perdita dei sensi e quindi in quel momento Dumitru ha potuto agevolmente disporre del corpo della povera Yana e introdurla in uan valigia davvero piccola, 65 centimetri di lunghezza, il trolley che portiamo sull’aero, il bagaglio a mano. Posizionarla così vuol dire soffocare”.
E ancora: “Ai fini del processo è importante per capire la gravità del gesto”. La criminologa Margherita Carlini aggiunge: “Manifesta la volontà di distruzione di questa donna e credo che la morte vada collocata fra le 4 e le 5. Dumitru probabilmente ha poi messo in atto una serie di attività per il depistaggio. Un delitto assolutamente premeditato come rientra nella definizione del femminicidio, un atto alla fine di una serie di violenze reiterate nel tempo”.