L’uccisione di Yana Malayko è stata commentata a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 7 febbraio 2023. In collegamento audiovisivo sono intervenuti i genitori della vittima, a cominciare dalla madre, Tatiana Serberchuk: La mia bambina non c’è più, il nostro dolore è indescrivibile. Nessuna parola può confortarci, nessuna persona può aiutarci. La nostra bambina era bellissima, molto indipendente. Sarà sempre viva nei nostri cuori, sarà sempre con noi. Io la sento”.



La donna ha poi aggiunto: Vorrei rivolgere mille ringraziamenti a tutte le persone che hanno consentito di ritrovare la mia bambina, a cui ho potuto dare un bacio per l’ultima volta. Non saremo mai abbastanza grati alle persone che ci hanno aiutato e hanno permesso anche a me di essere qui (è rientrata dal Canada, ndr). Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso il nostro dolore”.



YANA MALAYKO, LA MAMMA: “IL MALE DI DUMITRU SIA PUNITO!”

A “Storie Italiane”, la madre di Yana Malayko ha concluso dicendo: “Adesso, l’unica cosa che noi chiediamo, è che Dumitru Stratan non possa mai più colpire nessuno. Nessun cuore, nessun’altra famiglia, nessun altro genitore. Il mio unico scopo, ora, è quello di isolare quel mostro dalle persone normali. Una persona che ha potuto uccidere con tanta crudeltà mia figlia e poi gettarla tra la spazzatura… Era la persona che ha vissuto con lui per tre anni e ha condiviso con lui tutto! Nessuna persona al mondo merita tutto quello che lui ha fatto. Noi dobbiamo impegnarci affinché questo male sia punito, perché non devono morire persone per mano di gente come lui”.



Un appello a cui ha fatto eco quello di Oleksandr, il padre di Yana Malayko:Abbiamo avuto l’ultima possibilità di vedere ieri la nostra figliola. Siamo vicini al luogo in cui lei è stata uccisa: non ci sono parole, sono distrutto. Vorrei dichiarare una guerra contro la violenza sulle donne e questo lo possono fare soltanto gli uomini. Papà, fratelli, nonni… Dobbiamo unirci, alzarci e ogni giorno fare qualcosa poiché non si ripetano tragedie come quella che ha toccato la nostra famiglia”.