A Storie Italiane si torna a parlare del caso della povera Yana Malayko, una giovane ragazza di origini ucraine che è stata assassinata lo scorso mese di febbraio dall’ex compagno, Dumitru. Il padre della giovane è stato ospite stamane negli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. “Dumitru è al momento in carcere – ha raccontato l’inviato di Storie Italiane aggiornando la vicenda – entro un paio di mesi si concluderanno le indagini e si sta cercando di capire se vi siano dei complici. Durante la confessione Dumitru avrebbe detto che aveva solo dato una spinta a Yana senza intenzione di ucciderla e ciò ha fatto arrabbiare la famiglia della povera Yana in quanto i segni trovati sul corpo della vittima non sarebbero compatibili con la narrazione. Ciò verrà quindi accertato dalle indagini, e la premeditazione è un altro elemento importante”.
Il padre di Yana Malyko ha quindi preso la parola: “Le vittime di femminicidio sono tante, è come una guerra e io posso dirlo perchè sono ucraino. Se non sbaglio nel 2023 sono state uccise 45 donne in Italia. Abbiamo trovato il corpo di mia figlia solo al 12esimo giorno, sono state aiutato da tante meravigliose persone e da tante associazioni contro la violenza. Lei è stata buttata via come un sacco, sulla strada”.
YANA MALAYKO, IL PAPA’: “LE MIE SINCERE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DI GIULIA TRAMONTANO”
Il papà di Yana Malayko ha aggiunto: “Dobbiamo fare di tutto affinchè questa guerra finisca, ciò che ho provato io non deve sentirlo alcun padre al mondo. Alla famiglia di Giulia Tramontano cosa mi sento di dire? Le mie sincere condoglianze, devono avere forza, devono solo avere questo, devono aiutarsi ognuno. C’è tanta gente che li sta aiutando, ciò che è successo è impossibile da aiutare”.
Il padre ha proseguito: “Chi ha ucciso mia figlia non si è mai pentito, le persone come lui pensano che le donne sono di loro proprietà ma non è così. La donna dovrebbe essere libera, tutti veniamo da Dio e siamo tutti uguali con gli stessi diritti, nessuno può dire che qualcun’altro è di sua proprietà. Nel caso di Yana, questa persona che sta in cercare è un narciso che non poteva accettare di perdere nulla, per lui perdere la compagna o uno smartphone era la stessa cosa”.