Oleksandr, il papà di Yana Malayko, è tornato in tv, ospite del programma di Rai Due, I Fatti Vostri. “Ero speranzoso di poterla ritrovare, ogni giorno dei 12 della ricerca. Ma la speranza si è spenta l’1 febbraio quando mi ha chiamato l’avvocato dicendomi che avevano trovato mia figlia. Ho seppellito cinque giorni fa mia figlia a Romano di Lombardia 21esimo giorno dopo la sua morte”.



“Il suo ex ha ucciso la mia bambina in maniera terribile, l’ha picchiata quasi a morte, poi soffocata, messa in una piccola valigia probabilmente ancora viva e poi buttata in strada come spazzatura dove è rimasta per 12 giorni fino a che non l’hanno trovata”. E ancora: “Quando ho saputo che Yana non c’era più sono morto. Fino alla fine avevo una piccola speranza, pensavo che fosse rinchiusa da qualche parte”.



YANA MALAYKO, ANDREI E IL RACCONTO DELL’ULTIMA NOTTE

Andrei, il fidanzato di Yana Malayko, ha preso la parola: “Quella sera siamo andati fuori a cena, poi siamo andati a casa mia, abbiamo visto un film poi verso mezzanotte e mezza ha iniziato a ricevere telefonate dal suo ex che gli diceva che il cagnolino stava male e voleva affidarglielo a lei. Lei voleva andarlo a prendere ma lui ha detto che gliel’avrebbe portato lui. Poi all’una e un quarto ci siamo salutati e lei è salita in casa. Non avrei immaginato – ha aggiunto – che l’avrebbe uccisa, lei non si aspettava che sarebbe potuta diventare una persona violenta. Siamo rimasti in contatto fino alle 2:30 circa, volevo sapere come andava, poi mi ha detto che stava andando tutto bene e di andare a dormire tranquillo che andava tutto bene”.



Il giorno dopo ha saputo della scomparsa di Yana Malayko: “Non riuscivo a contattarla ed ho pensato che avesse il telefono scarico. A mezzogiorno ho provato a ricontattarla ma niente, ho chiamato alla collega ma anche lei mi ha detto che non le aveva risposto”. Dumitru era a conoscenza della relazione fra i due: “Lei è stata da subito chiara con il suo ex”, ha precisato Andrei. Oleksandr ha ripreso la parola: “Lui non mi è mai piaciuto – ha detto riferendosi a Dumitru – ma non sembrava pericoloso, non aveva potenza fisica e anche mia figlia lo pensava. Purtroppo lei non mi ha mai detto nulla. Noi chiediamo la sentenza più severa del tribunale, chiediamo ergastolo, dovrebbe diventare un esempio per gli altri. Questa disgrazia, questo dolore non deve più succedere”.