Il criminologo Gianni Spoletti, ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, ha detto la sua sul ritrovamento del cadavere di Yana Malayko. Queste sono state le sue parole: “Gli elementi a nostra disposizione ci dicono che la povera Yana Malayko sia stata chiusa per cinque ore in quell’abitacolo. Per quanto mi riguarda è un omicidio premeditato, non solo per via dello spostamento della telecamera nell’abitazione, ma anche per via della sua disattivazione. Il corpo è stato sotterrato in modo meticoloso, preciso e accurato e questo fa pensare solo e soltanto alla premeditazione”.



Spoletti ha aggiunto: “Dobbiamo comunque aspettare gli esami autoptici. Io oggi avrei dovuto presenziare a un esame tecnico irripetibile presso l’abitazione, ma è stato purtroppo posticipato. Solo dopo l’autopsia su Yana Malayko potremo compararne i risultati con ciò che sarà riscontrato nell’appartamento dai Ris di Parma”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



YANA MALAYKO, IL PADRE: “BUTTATA VIA COME IMMONDIZIA”

Il programma di Canale 5, Mattino Cinque, ha dato ampio spazio stamane al caso della povera Yana Malayko, il cui cadavere è stato rinvenuto ieri pomeriggio al confine fra Castiglione delle Stiviere e Lonato del Garda. Il talk condotto da Federica Panicucci ha intervistato Oleksandr, il papà della vittima: “Fino a ieri sera avevo speranza di trovarla in vita, così come qualsiasi padre. Quando poi il mio avvocato ha detto che avevano trovato il corpo la speranza è cessata. Cosa chiedo adesso? Solo giustizia. Io e la mia figlia morta chiediamo la giustizia perchè questa persona che ha ammazzato la mia figlia per poi buttarla come un sacco di immondizia, deve pagare il prezzo più grave possibile”.



Il papà di Yana Malayko ha aggiunto: “Lui – riferendosi a Dumitru, l’ex fidanzato in carcere con l’accusa di omicidio – non ha mai detto niente. Ovviamente lui sta zitto perchè nasconde qualcosa, sono solo i miei pensieri ma questi sono i motivi secondo me del suo silenzio”. Il papà di Yana Malayko ha voluto ringraziare tutte le persone che negli scorsi dieci giorni si sono dati da fare per cercare la figlia: “Sono stati vicino a me in questi 13 giorni, li vorrei ringraziare l’uno ad uno, Dio benedica l’Italia e il popolo italiano, in questi giorni non sono stato da solo, grazie mille. Oggi – ha aggiunto in lacrime e visibilmente emozionato – sta arrivando la mamma dal Canada. Vogliamo giustizia, che non succeda mai più, lei era il mio sole, era una ragazza forte che sapeva difendersi, mai avrei immaginato”. A Mattino 5 anche l’avvocato della famiglia di Yana nonchè alcuni criminologi ed esperti, che sembrano concordare sull’idea che l’omicidio possa essere stato premeditato visto che la telecamera di sorveglianza che punta sull’abitazione della vittima è stata staccata nel momento clou. “Yana aveva dei graffi sulle mani – ha aggiunto il legale – è stata aggredita con una violenza inaudita. C’è stata una colluttazione. Uccisa con un’arma bianca? Lo dovremo scoprire, mentre lui aveva dei graffi, tipica difesa dell’aggressore”. E ancora: “Si era ringalluzzito, era convinto di poter farcela a nascondere il tutto, passando indenne questa vicenda, occultando il cadavere”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

YANA MALAYKO, TROVATO IL CADAVERE DELLA 23ENNE, OCCULTATO SOTTO LA LEGNA IN CAMPAGNA

E’ stato purtroppo ritrovato il corpo senza vita di Yana Malayko, la 23enne originaria dell’Ucraina uccisa a Castiglione delle Stiviere. La giovane era sparita nella notte fra il 19 e il 20 gennaio scorsi, e come sottolineato stamane dal sito del Corriere della Sera, è stata rinvenuta senza vita in un’area periferica di Castiglione delle Stiviere, provincia di Mantova. Della giovane si erano perse le tracce da una decina di giorni, da quel messaggio spedito al fidanzato “Cerca di dormire tesoro”, poi il nulla. In carcere, rigorosamente in silenzio, vi è l’ex fidanzato della giovane vittima, Dumitru Stratan di 33 anni, accusato di omicidio.

I due si erano lasciati da qualche settimana e proprio nella notte della scomparsa il presunto killer aveva contattato la sua ex, dicendole che le avrebbe voluto restituire il cane. A quel punto non si sa bene cosa sia successo fatto sta che le telecamere di sicurezza fuori dall’abitazione di Yana Malayko hanno inquadrato lo stesso Dumitru mentre caricava un sacco nero all’apparenza pesante nella sua macchina. Secondo gli inquirenti in quel sacco vi sarebbe proprio il cadavere della giovane che poi lo stesso Stratan avrebbe occultato.

YANA MALAYKO, TROVATO IL CADAVERE: POSIZIONE DUMITRU SI AGGRAVA

Il corpo di Yana Malayko è stato rinvenuto nel pomeriggio di ieri, attorno alle ore 15:00, in una zona di campagna al confine con Lonato del Garda, nel Bresciano. Il corpo era stato posizionato sotto una catasta di legna nei pressi di una centrale elettrica, sul retro di un’azienda di florovivaista, e il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per capire la causa di morte.

Secondo quanto scrive l’edizione online del Corriere della Sera, Dumitru avrebbe cercato di cancellare le macchine di sangue presenti nel trilocale della povera Yana Malayko, ed in particolare sulla maniglia della camera da letto dove potrebbe essersi consumato l’omicidio, forse tramite un accoltellamento. Al momento Dumitru Stratan è in carcere a Mantova e ovviamente dopo il ritrovamento del cadavere la sua posizione si è aggravata.