I genitori di Yara Gambirasio sono rimasti in silenzio dopo l’uscita della docuserie Netflix sull’omicidio della figlia, ma non fermi: hanno deciso di denunciare il colosso di streaming. Ad annunciarlo sono stati i loro legali, che al settimanale Giallo hanno espresso tutta l’indignazione della famiglia della 13enne di Brembate di Sopra che era scomparsa e poi è stata ritrovata morta, un delitto per il quale Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva all’ergastolo. Gli avvocati Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta hanno spiegato che verrà presentato un esposto al garante della privacy.



La ragione di tale decisione risiede nella messa in onda di alcuni messaggi dei genitori della ragazza, come quelli lasciati da mamma Maura Panarese sulla segreteria telefonica del telefonino dopo la scomparsa della figlia. Infatti, il telefono della famiglia venne messo sotto controllo, ma le intercettazioni non sono finite mai negli atti dell’inchiesta, in quanto ritenute inutili per la ricostruzione giudiziaria della vicenda. Non sono mai confluite nei processi, perché non uscì nulla di utile, se non la disperazione dei genitori di Yara Gambirasio.



YARA GAMBIRASIO, ESPOSTO CONTRO NETFLIX

Ma quei pianti disperati e quei messaggi sono stati, appunto, trasmessi nella serie tv Netflix “Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio“. Per i legali di Maura Panarese e Fulvio Gambirasio viene definita “un’incursione nella vita” della famiglia della vittima, non solo inutile, perché ritengono non vi fosse un effettivo bisogno, ma soprattutto non consentito, perché non è stata fatta alcuna richiesta per ottenere il permesso.

Dietro la docuserie c’è stato un importante lavoro di raccolta del materiale che è cominciato nel 2017: come evidenziato da Fanpage, gli autori hanno passato al setaccio 60 faldoni di documenti, immagini, video e audio, per poi aggiungere testimonianze esclusive, come quella di Massimo Bossetti, che è ritenuto colpevole dell’omicidio ed è stato giudicato tale in tre gradi di giudizio, la moglie Marita Comi e la difesa. Una ricostruzione che ha fatto discutere, infatti non sono mancate critiche, ma ora potrebbe avere uno strascico giudiziario, vista l’iniziativa dei genitori di Yara Gambirasio.