Archiviazione, nuove indagini o imputazione coatta: sono questi gli scenari aperti per Letizia Ruggeri, la pm del caso Yara Gambirasio finita sotto inchiesta con l’accusa di frode e depistaggio. Nel pomeriggio di mercoledì si è tenuta l’udienza, durata oltre tre ore, dell’opposizione alla richiesta di archiviazione della procura di Venezia, con il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza che si è riservato, quindi ora potrà decidere se archiviare l’inchiesta, disporre nuove indagini o appunto mandare a processo la magistrata. Lo riporta LaPresse, spiegando che il gip ha trasmesso gli atti per approfondire la posizione di Letizia Ruggeri.



LETIZIA RUGGERI E IL CASO DEI 54 CAMPIONI DI DNA TRASFERITI

La vicenda riguarda la decisione della pm di trasferire 54 campioni di dna che erano stati raccolti nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio. I campioni erano stati estratti dai vestiti della ragazza e contenevano la traccia mista di vittima e carnefice: il cambio di destinazione dal frigo del San Raffaele all’ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo interruppe la catena del freddo, quindi potrebbe aver compromesso il materiale biologico e, di conseguenza, nuovi esami.



Quel trasferimento sarebbe stato disposto proprio dalla pm Letizia Ruggeri, senza il riscontro della Corte d’Appello di Bergamo e trascurando l’allarme lanciato dai carabinieri in merito al rischio di deterioramento dei campioni, che avrebbe pregiudicato un eventuale giudizio di revisione perseguito dalla difesa. L’inchiesta, comunque, è nata dopo che lo stesso gip archiviò la presidente della Corte d’Assise e la funzionaria dell’ufficio corpi di reato  che erano state indagate dopo una denuncia con le medesime accuse presentata dai legali di Massimo Bossetti, l’uomo che è stato condannato all’ergastolo in via definitiva per il delitto.



LETIZIA RUGGERI E MASSIMO BOSSETTI PRESENTI IN AULA

La pm Letizia Ruggeri era in aula, in prima fila secondo quanto riportato da La Sicilia, secondo cui alle sue spalle c’era proprio Massimo Bossetti. Quindi, in aula, davanti al gip Alberto Scaramuzza, che aveva chiesto approfondimenti sulla magistrata, erano presenti due protagonisti del processo riguardante l’omicidio di Yara Gambirasio.

Il gip non ha fornito una data per quanto riguarda la decisione, nello specifico dovrà pronunciarsi sulla questione di legittimità costituzionale che era stata sollevata dai legali della magistrata, visto che il giudice si era già pronunciato, inoltre deve decidere sull’archiviazione richiesta dalla procura di Venezia o disporre il rinvio a giudizio che invece auspica l’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti.