«In India sto studiando, sto scrivendo, sto girando e raccogliendo storie. Prima o poi mi metterò in marcia e andrò fino alla sorgente de Gange. Sto iniziando a filmare il mio programma di viaggi sui pellegrinaggi. Ma prima di partire voglio scrivere una piccola storia, un racconto da seguire. Il resto poi sarà libero, tutto per strada»: così Yari Carrisi a Oggi è un altro giorno.
Il figlio di Al Bano e Romina Power si è raccontato a tutto tondo nel salotto di Serena Bortone e ha sottolineato che il suo obiettivo è quello di continuare quello che ha iniziato la sorella Ylenia Carrisi: «È stata lei a spingermi a fare questa vita. Ho cercato di continuare quello che lei ha iniziato, nel modo migliore possibile. Ho studiato anche antropologia musicale e ho abbinato viaggio, musica, spiritualità e ricerca».
YARI CARRISI: “SONO UN RIFUGIATO UTOPICO”
Yari Carrisi ha parlato della sua vita e dei suoi progetti futuri: «Ho scoperto di essere un rifugiato utopico. Ho girato così tanto che alla fine diventa quasi difficile collocarsi in una cultura piuttosto che un’altra. Riesco a vedere tutto da varie angolazioni. Ora sto cercando di vedere le cose in varie dimensioni. Ho visitato quasi tutto il mondo, tranne il Giappone. Non viaggi di lusso, ma on the road. Presto pubblicherò quello che ho scritto». Presente in studio anche Romina, sorella di Yari Carrisi, che ha speso delle parole importanti per lui: «Lui non è cambiato, è sempre stato così. Lo ammiro per questo, ci vuole coraggio per essere così attivi. La sua fame di conoscenza non finisce mai. Puoi parlare con lui di qualsiasi argomento, ha sempre delle risposte. Lui è figlio della sua generazione: ha avuto un tipo di vita che io non ho avuto, per una differenza generazionale. Lo apprezzo e lo stimo tanto»