«Siamo realisti e ottimisti. Dobbiamo essere sinceri: fino a quando non ci sarà un accordo firmato, sarà difficile fare previsioni. Speriamo tutti in un accordo per la pace e per la sicurezza in tutto il mondo»: così Yaroslav Melnyk, ambasciatore ucraino in Italia, ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il rappresentante di Kiev ha acceso i riflettori sul conflitto in corso in larga parte del suo Paese: «Oggi siamo al 22esimo giorno di guerra, gli scontri continuano in diverse città. Speriamo che la fase più tragica sia già passata».



L’obiettivo dell’Ucraina è quello di arrivare il prima possibile alla fine della crisi: «L’esercito russo ha subito grandi perdite, sia in termini di uomini che mezzi militari. Le risorse russe non sono illimitate. Facciamo tutto il possibile per avvicinarci alla fine della guerra». Yaroslav Melnyk ha posto l’accento sulle principali richieste del presidente Zelensky: «Noi dobbiamo partire dal cessate il fuoco, con il ritiro delle truppe russe dal nostro territorio. È importante garantire la sicurezza della nostra gente».



Yaroslav Melnyk: “La Cina ci sta dando aiuti umanitari”

Uno dei passaggi più interessanti dell’intervista rilasciata da Yaroslav Melnyk a Rai è legata al ruolo della Cina: «La Repubblica popolare cinese dichiara di essere pronta a portare la pace e a fare mediazione. Tutto il mondo vuole la stabilizzazione della pace e della sicurezza in diverse parti del mondo. Tutti siamo connessi con rapporti economici, la Cina gioca un ruolo importante in questa fase. Pechino ci sta dando aiuti umanitari». Nel corso del suo intervento, l’ambasciatore ucraino in Italia ha voluto elogiare lo sforzo dell’Unione europea per supportare l’Ucraina: «Siamo grati ai Paesi europei e agli Stati Uniti che ci forniscono aiuti finanziari e militari. Ma se la guerra non è finita, significa che questi aiuti non bastano. Dobbiamo continuare su questa strada, noi stiamo difendendo i valori del mondo emocratico». La richiesta di Kiev è quella di continuare a comminare sanzioni eni confronti del Cremlino, ha proseguito Yaroslav Melnyk: «Noi chiediamo di continuare con le sanzioni nel settore economico-finanziario. Dobbiamo isolare la Russia dal mondo democratico: se i Paesi continuano ad avere rapporti, finanziano l’esercito russo che sta uccidendo bambini e donne. Non è accettabile, dobbiamo fermare tutto ciò. Chiediamo assistenza militare per difendere il Paese, per non dare la possibilità alla Russia di avvicinarsi ai confini dell’Ue e della Nato».

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