OGGI IL VERTICE A ROMA TRA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA USA YELLEN E MARIO DRAGHI: COSA PUÒ SUCCEDERE

I primi a dare l’indiscrezione erano stati i colleghi de “Il Tempo” che due giorni fa avevano lanciato la notizia del vertice in questo inizio settimana, del vertice presso l’Aspen Institute di Roma tra la Ministra dell’economia Usa Janet Yellen e l’ex Premier Mario Draghi. Quel vertice “segreto” si è effettivamente tenuto ma restano blindatissimi i contenuti dell’incontro che ha visto in Piazza Navona due delle figure più importanti dell’economia internazionale presente e passata.



Si conoscono da anni, fin da quando Draghi era leader della Banca Centrale Europea e Yellen invece Governatrice della omonima americana, la FED: hanno tra l’altro un’amica comune, ovvero l’attuale titolare delle Finanze nel neo-nato Governo Starmer in Uk: tra oggi e domani nel vertice in Aspen si parlerà ufficialmente di «Geoeconomia e sicurezza nell’era dell’Intelligenza artificiale». Al Tempo l’unico che ha confermato la presenza tra i vari leader è il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso, ma tra i lavori è previsto anche un bilaterale “informale” tra la Ministra dell’Economia di Biden e l’ex Governatore BCE. Non da oggi Yellen è considerata la politica più vicina alla famiglia Obama all’interno del Partito Democratico Usa ed è per questo motivo che le voci e i “gossip” politici si sprecano sulla possibilità che i due parlino dell’evoluzione politico-economica di un potenziale ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca.



IL POST BIDEN, LA CARTA OBAMA E IL FUTURO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI UE-UK-USA

All’interno dei Dem Usa nelle ultime ore sale pressante l’invito al ritiro per Biden, considerati i forti problemi di salute fisica e cognitiva che avrebbe dimostrato in questi ultimi mesi: con il Presidente Usa che ancora oggi alla Msnbc ha confermato l’intenzione di proseguire la sfida a Trump, non è invece un “segreto” che a Washington si ipotizzino le diverse opzioni per l’eventuale ritiro del candidato dem pronto alla convention di fine luglio.

Secondo le indiscrezioni in arrivo dagli States, Yellen starebbe facendo a margine degli impegni istituzionali un giro di “consultazioni informali” per capire cosa potrebbe succedere a livello internazionale con un ritiro di Biden a 4 mesi dal voto presidenziale. Il confronto con Rachel Reeves, anche lei ex n.1 di una Banca Centrale (quella Uk) e oggi Ministra delle Finanze a Londra, e poi quello con Mario Draghi porterebbero Yellen a valutare l’eventualità di una “carta” dem che risponda al nome della più logica Kamala Harris, o la più “clamorosa”, ovvero Michelle Obama. Visto che la Costituzione in teoria impedisce la rielezione per la terza volta di un ex Presidente, il marito di Michelle Barack potrebbe presentarsi come n.2 di un ticket elettorale completamente “mono-familiare”, in modo da contrastare il favorito Donald Trump alle prossime Presidenziali. Alla finestra stiamo ad attendere, magari anche con qualche “indiscrezione” in più su quanto potrà emergere dal colloquio Draghi-Yellen, non tanto nei contenuti segreti ma piuttosto dalle conseguenze delle prossime mosse del Tesoro Usa.