Ylenia Carrisi e la rivelazione di Albano Carrisi: “Ha parlato con due persone…”
Ylenia Carrisi era la figlia primogenita di Albano Carrisi e Romina Power. Il mondo rimase sconvolto quando la ragazza scomparve misteriosamente a New Orleans. All’epoca la giovane aveva solo 23 anni. Ylenia Carrisi sparì senza lasciare traccia nella notte di Capodanno tra il 1993 e il 1994. Dopo la sparizione di Ylenia, il rapporto tra Albano Carrisi e Romina Power si incrinò. I due si lasciarono nel 1999 poco prima di festeggiare i trent’anni di matrimonio. Nessuno ha mai scoperto cosa sia successo realmente a Ylenia Carrisi ma l’opinione comune concorda sul fatto che la ragazza sia stata uccisa. Tuttavia, c’è chi crede che sia semplicemente scappata, stanca di vivere continuamente sotto i riflettori.
Secondo Albano Carrisi, la figlia Ylenia si sarebbe gettata nel fiume venti anni fa. L’artista ha dovuto convivere con questa sofferenza nonostante Romina Power fosse convinta dell’allontanamento volontario della figlia. In un’intervista al Corriere della Sera, Albano Carrisi aveva rivelato: “Ho parlato con le due persone a cui disse, davanti al Mississippi, “io appartengo all’acqua”. Lì, ho rivisto mia figlia e ho capito che si era buttata nel fiume. Nell’ultimo anno, era cambiata, era andata a scrivere un libro sugli homeless in Belize… Romina, invece, pensa che l’hanno drogata ed è da qualche parte”.
Ylenia Carrisi, cosa è successo alla figlia di Albano Carrisi?
La scomparsa di Ylenia Carrisi resta ancora oggi un mistero. Le sue tracce si persero il 6 gennaio del 1994, a New Orleans, ma il corpo non venne mai ritrovato. Motivo che oggi fa ancora sperare sua madre, Romina Power che sui social in questi anni ha sempre ricordato la figlia. Albano Carrisi ha confidato in un’intervista a “Oggi è un altro giorno” di pensare sempre alla figlia. Il cantante aveva raccontato anche un aneddoto risalente al 1986: “Lei in un mese in Russia imparò a scrivere e a parlare in russo. Era una ragazza che, quando noi ci addormentavamo, andava a visitare la città in silenzio con le sole guardie presenti al Cremlino. Aveva una curiosità della vita pazzesca”. Albano Carrisi raccontò anche che Ylenia Carrisi voleva scrivere un libro sui senzatetto: “Mi disse che doveva scrivere un libro sugli homeless, sui senzatetto” ha aggiunto ancora il cantante: “Le feci notare che era a un passo dalla laurea, che doveva arrivare prima al traguardo, ma lei mi rispose che ero un borghese e che quello per lei era il momento giusto per scrivere il suo libro. Non ci fu niente da fare, era maggiorenne e decise cosa fare. La vita poi è andata come doveva andare. Meno ne parlo e meno mi faccio male”.
Secondo quanto raccontato dalla famiglia, la ragazza ha fatto l’ultima telefonata la mattina di Capodanno dall’Hotel Le Dale di New Orleans. In Italia era il 1° gennaio 1994, mentre negli Stati Uniti non era stato ancora festeggiato l’anno nuovo. Il posto in cui alloggiava era un albergo malfamato della capitale dalla Louisiana. Era insieme al trombettista e artista di strada Alexander Masakela. Proprio l’uomo che all’epoca aveva 54 anni ed era considerato dalla ragazza come un maestro ed un guro è stato il primo ed unico sospettato della sparizione di Ylenia, ma senza mai essere condannato. Nonostante i dubbi sull’uomo e la convinzione che sapesse molto di più rispetto a quanto avesse raccontato alle forze dell’ordine, Masakele non fu mai ritenuto colpevole della sparizione di Ylenia. Si fece solo due settimane di carcere per l’accusa di stupro da parte di una ragazza.