Ylenia Carrisi, talento e carisma al debutto in tv: il viaggio a New Orleans
Il contesto della cronaca italiana è tristemente abitato da storie ancora irrisolte, di delitti ambigui, di sparizioni senza soluzione. Il dolore dell’incertezza è forse un’agonia ancor più forte della morte in sé. Immedesimarsi in chi vive una tale sventura è forse impossibile, ma è lecito credere che sia una prolungamento della sofferenza, come se si venisse privati della possibilità dell’accettazione. Una storia che ancora oggi risulta difficile da decifrare è quella di Ylenia Carrisi, balzata al novero della cronaca per le dinamiche controverse che hanno caratterizzato la sparizione della figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power.
Ylenia Carrisi – primogenita di Al Bano e Romina Power – è nata a novembre del 1970 e da giovanissima ha iniziato a seguire le orme dei genitori mettendosi in mostra soprattutto nel panorama televisivo. La sua attitudine è sempre stata all’insegna della libertà, della voglia di viaggiare ed esplorare il mondo per conoscere sé stessa in maniera totale. Proprio quella voglia di esplorare la portò nei primi anni ’90 a trasferirsi prima a Londra per gli studi e poi a New Orleans, nel 1993. Il primo gennaio dell’anno successivo avrà la sua ultima conversazione con sua madre Romina Power, prima che appunto si perdessero in maniera tragica le sue tracce.
Sparizione Ylenia Carrisi, i dubbi su Masakela e la testimonianza di Albert Cordova
Dopo la scomparsa di Ylenia Carrisi – figlia di Al Bano e Romina Power – partirono tempestive le indagini e le ricerche al fine di comprendere quali sorti avessero portato la giovane a non dare più notizie. Il primo indiziato fu Alexander Masakela, personalità per nulla apprezzata proprio da Al Bano e che avrebbe potuto avere un ruolo nella scomparsa della giovane. Alcune settimane dopo l’uomo fu anche denunciato per stupro e i timori di un suo possibile coinvolgimento furno ancora più lecite. Un altra pista fu invece la testimonianza di Albert Cordova, guardiano dell’Audubon Aquarium of the Americas.
L’uomo aveva visto una giovane ragazza bionda gettarsi nel Mississippi, ma inizialmente il corpo venne riconosciuto come appartenente alla quindicenne Brooke Susanne Janvis. Come riporta Wikipedia, si scoprì che la ragazza in questione era in realtà ancora viva e tanto bastò ad avvalorare la tesi che la giovane che si era gettata nel Mississippi fosse invece Ylenia Carrisi. Anche Al Bano, padre della ragazza, più volte ha ritenuto questa pista come la più plausibile alludendo anche ad una frase impressa nella sua mente e pronunciata dalla sua primogenita: “Io appartengo alle acque”. Ad inizio 2013 proprio il cantautore decise di presentare l’istanza di dichiarazione di morte presunta per Ylenia Carrisi al tribunale di Brindisi; sancita in effettivo il primo dicembre del 2014.