Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha aperto con la tragica vicenda della morte di Ylenia Lombardo, la ragazza uccisa e data alle fiamme nella giornata di mercoledì in provincia di Napoli. L’inviata Barbara Di Palma si è recata sul posto aggiornando la situazione: “E’ molto forte ancora l’odore di fumo. Nella camera da letto dovrebbe essere avvenuta la colluttazione col ragazzo arrestato, Ylenia è stata trovata carbonizzata dalla cintola in su, fino al collo, ma il volto non è stato raggiunto dal fuoco, il volto era comunque tumefatto, con molti segni. Non è chiaro se sia morta per le ustioni o per la violenza subita. Si è parlato di calci, pugni, coltellate, ma solo l’autopsia rivelerà i dettagli”. E ancora: “Ylenia ha avuto una vita molto difficile, è venuta a vivere qui 6/7 mesi fa per cercare lavoro, mentre sua figlia era rimasta con i nonni. Ieri mattina doveva rivedere sua figlia per la festa della mamma, viaggio che ovviamente non ha potuto fare”.



Sul fermato, un ragazzo di 36 anni: “E’ uno del paese, sanno tutti chi è, si trova nel carcere di Poggioreale, si attende convalida del fermo. Ce l’hanno descritto come un ragazzo problematico, ha tentato il suicidio, ha subito vari tso, ha minacciato pare i passanti e genitori, il sindaco l’aveva preso sotto la sua ala protettiva e aveva richiesto per lui dei tso. Viene da una famiglia per bene ma molto povera. Era in cura e prendeva psicofarmaci e ultimamente frequentava Ylenia, anche se non è chiaro quale relazione fra i due vi fosse. Si sta cercando di capire perchè si trovava nella casa di Ylenia e quale è stata la molla che lo ha fatto scattare”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



YLENIA LOMBARDO UCCISA E DATA ALLE FIAMME. NAPOLI, UN FERMO: ABITI INSANGUINATI E…

Drammatico ritrovamento, nelle passate ore, in provincia di Napoli, dove il cadavere semi carbonizzato di Ylenia Lombardo, mamma 33enne, è stato rinvenuto  nella prima serata di ieri in una abitazione di via Ferdinando Scala, a San Paolo Belsito. Nel corso delle indagini su quello che sembra avere tutti i contorni di un terribile femminicidio sarebbe stato fermato un uomo di 36 anni, stando a quanto riferito dal quotidiano IlRoma.net. A casa dell’uomo attualmente in stato di fermo, sarebbero stati rinvenuti abiti sporchi di sangue. Non è chiaro però che tipo di rapporti vi fossero tra l’uomo e la vittima. Le parti del corpo risparmiate dalle fiamme, tra cui il viso di Ylenia, presentavano ecchimosi.



Stando alle prime indiscrezioni, l’uomo in stato di fermo sarebbe in cura presso un centro di igiene mentale. Oggi la vittima si sarebbe dovuta recare in provincia di Viterbo dove vivono la figlia di 11 anni ed i nonni materni. Secondo la ricostruzione, nel pomeriggio di ieri il 36enne indiziato di omicidio aggravato a incendio l’avrebbe ammazzata e poi data alle fiamme. Il rogo le avrebbe divorato metà del corpo, dalla cintola in su. La vittima prima di essere bruciata sarebbe stata picchiata.

YLENIA LOMBARDO UCCISA E DATA ALLE FIAMME: FERMATO UN UOMO

Ylenia Lombardo era sposata e madre di una bambina affidata alle cure dei nonni materni. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, il marito si trova attualmente in carcere per maltrattamenti proprio nei suoi confronti. La vittima era disoccupata ma saltuariamente riusciva a lavorare come badante per potersi pagare le spese di casa. Originaria di Pago di Vallo di Lauro in provincia di Avellino, aveva preso casa nel Napoletano dove viveva da sola e dove poi è stata ammazzata. Sempre secondo IlRoma.net, la 33enne avrebbe conosciuto l’uomo fermato qualche mese fa e nei giorni scorsi si sarebbero incontrati nella piazza principale del paese. Non è chiaro se l’omicidio sia avvenuto al culmine di un litigio e se sia stata prima picchiata ed uccisa con un fendente e poi data alle fiamme. Il cadavere è stato rinvenuto nella giornata di ieri per via del fumo e delle fiamme che fuoriuscivano dall’appartamento in cui abitava.