Forse non saranno tanti a conoscere le imprese per la comunità mondiale di Ynés Mexia, ma saranno anche meno a sapere che la “regina” della botanica percorso nel 1929 una spedizione lungo il Rio delle Amazzoni. Ecco, ancora più sbalorditiva la distanza: ben 3mila miglia (circa 5mila chilometri) in canoa per andare a scoprire e indagare le forze vegetali alle sorgenti delle Ande in Cile: un viaggio incredibile in un tempo di certo per nulla provvisto della tecnologia necessaria per non incorrere in nessun pericolo. Eppure la Mexia vi riuscì contribuendo a scrivere una carriera tutt’altro che “noiosa”: purtroppo a furia di viaggiare in uno di questi – Messico nel 1938 – si ammalò gravemente ai polmoni e pochi mesi dopo morì all’età di 68 anni dopo una vita in giro per il mondo arrivando a raccogliere e riclassificare poco meno di 150.000 specimen diversi. (agg. di Niccolò Magnani)
IL VULCANO E LA MISTERIOSA PALMA SCOPERTA DA YNES MEXIA
Fra i viaggi più entusiasmanti portati a termine da Ynés Mexia per studiare al meglio possibile la botanica, vi è senza dubbio quello compiuto su un vulcano in Cile, al confine con la Colombia. Secondo la messicana era li che avrebbe trovato la “palma di cera”, un albero che pare tollerasse anche il freddo ad alta quota. Alla fine, dopo estenuanti ricerche, Mexià riuscì a trovare la specie ricercate, descrivendo poi la sua scoperta con tali parole: “Ho fotografato la grande spatola e il mazzo di fiori, erano così pesanti che i due uomini che erano con me quasi non riuscivano neanche a sollevarli. Ho fatto le misurazioni e le annotazioni, prese delle parti di grandi fronde arcuate”. La botanica messicana raccolse così tanti campioni durante la sua carriera che a più di 90 anni dalla nascita della sua fondazione, gli scienziati di tutto il mondo stanno ancora studiandoli. (aggiornamento d Davide Giancristofaro)
YNÉS MEXIA, CHI È? LA PRIMA STORICA SPEDIZIONE
Ynes Mexia ha scoperto ben 500 nuove specie di piante, e fra queste, anche un esemplare appartenete alla famiglia delle Composite. La leggenda della botanica, celebrata oggi da Google con apposito Doodle, ha attraversato gran parte del Centro e Sud America alla ricerca di nuove specie, a cominciare dal primo viaggio, il 15 settembre del 1925: all’età di 55 anni, assieme ad un gruppo dall’Università di Stanford a Sinaloa, si recò in Messico dove cadde da una scogliera e si ruppe anche una mano e delle costole. Quella prima grande spedizione, nonostante ferimento, le permise di portare a casa ben 50 esemplari di piante non ancora scoperti. Una vita avventurosa e a volte anche pericolosa quella della Mexia, che Google descrive così: “sfidò terremoti, paludi e bacche velenose per raggiungere un remoto vulcano al confine tra Colombia ed Ecuador, tutto per il bene delle scoperte botaniche”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
YNÉS MEXIA, CHI È? LA BOTANICA AVVENTURIERA
Ynes Mexia ha dedicato la sua vita alla botanica, una passione e un amore che la stessa coltivava in prima persona, intraprendendo spesso e volentieri viaggi che sembrano provenire direttamente da un romanzo d’avventura di Folco Quilici. Durante uno dei suoi tanti viaggi, ad esempio, la Mexia ha navigato lungo il Rio delle Amazzoni, ripercorrendo a ritroso tutto il corso del fiume fino alla sua sorgente nella catena delle Ande, in compagnia di una guida e di altri tre uomini, rigorosamente in canoa. In quell’occasione rimase per tre mesi a fianco della popolazione indigena degli Araguarunas, un gruppo nativo proprio dell’Amazzonia, per imparare la loro cultura e i loro modi di vivere, e nel contempo, tutto ciò che poteva sulle piante del “polmone del mondo”. In generale i suoi viaggi venivano finanziati dalla vendita dei suoi esemplari raccolti, nonché dai finanziamenti delle istituzioni. Tutti i campioni della Mexia possono essere oggi ammirati presso la Grey Herbarium dell’università di Harvard, nonché al Field Museum of Natural History di Chicago. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
YNÉS MEXIA, CHI È? LA BOTANICA SBOCCIATA TARDI
Ynés Mexia è stata una botanica dalla doppia cittadinanza, messicana e americana, e oggi – benchè non sia nè il suo anniversario di nascita, nè quello di morte – Google le ha dedicato uno dei suoi Doodle celebrativi. Ynés Mexia, per la verità, è un personaggio piuttosto interessante anche al di fuori del mondo accademico. Curioso, quantomeno. Curioso perchè se pensiamo che si è affacciata alla ricerca scientifica solo dopo i 50 anni e a oltre 80 anni dalla morte i botanici stanno ancora catalogando e classificando gli esemplari che ha avuto modo di raccogliere e conservare… beh, si può solo immaginare cosa avrebbe potuto fare Ynés Mexia se le fosse stato consentito un normale percorso accademico e di ricerca. E ancora di più fa effetto pensare a quanta cura occorre er premere anche un solo fiore tra le pagine di un libro, dopo averlo cercato e scorto, e descritto. La “collezione” di Ynés Mexia conta ben oltre 150mila esemplari, e questa è la cifra di questa ricercatrice, capace di raccogliere e catalogare più esemplari di quanto fatto nientemeno che Darwin. Eppure Ynés Mexia, “nonostante”la sua mente ordinata e catalogatrice, era più simile a una esploratrice. Sia per via delle missioni cui prendeva parte sul territorio per raccogliere esemplari delle sue amate piante, sia per via del coraggio che le fu necessario per seguire per ben 16 anni lezioni di botanica con persone anche di 30 anni più giovane, senza mai conseguire la laurea in Scienze.
Ynés Mexia, chi è
Ynés Mexia ha vissuto in molti luoghi durante la sua vita. È nata nel 1870 , molto probabilmente a Washington DC, dove suo padre era un diplomatico messicano . La famiglia si trasferì spesso e Mexia visse in Texas, Pennsylvania, Canada e Messico prima di stabilirsi a San Francisco nel 1908. Si trasferì in California dopo aver divorziato dal suo secondo marito, Agustin de Reygados ; il suo primo marito, Herman de Laue, morì nel 1898. Mentre viveva a San Francisco, Mexia ha fatto delle escursioni con il Sierra Club, che le ha portato la pace dopo il divorzio. Si interessò così tanto alla botanica e alla scienza che iniziò a frequentare le lezioni alla UC Berkley nel 1921 all’età di 51 anni. Era quello che oggi chiameremmo uno studente non tradizionale, frequentando le lezioni con gli studenti universitari di 30 anni più giovane. Sebbene abbia seguito molte lezioni nel corso di 16 anni , non ha mai conseguito una laurea in scienze. La sua carriera di botanica iniziò davvero quando iniziò a fare spedizioni botaniche nel 1925 . In queste spedizioni, lei e il suo team hanno raccolto campioni di piante e tenuto note dettagliate sulle loro osservazioni. Sapeva che la sua esperienza in Messico l’avrebbe aiutata come scienziata sul campo e tornò più volte .