Lutto nel mondo del k-pop per la morte prematura di Yohan, all’anagrafe Kim Jeong-hwan, uno dei membri della band TST. Ad annunciare la morte della star sudcoreana è stata l‘etichetta discografica della band, KJ Music Entertainment: “Siamo distrutti nel comunicarvi la più triste delle notizie. Lo scorso 16 giugno, il membro dei TST Yohan ha lasciato questo mondo”, ha fatto sapere esortando tutti dall’astenersi nel diffondere articoli sulle probabili cause della morte del giovane artista che aveva iniziato la sua carriera nella band in un’altra boy band, i NOM. Quella di Yohan è solo l’ultima morte che viene registrata nel mondo del k-pop, un vero e proprio fenomeno musicale esploso in Corea del Sud. Prima di Yohan, infatti, sono morti anche Goo Ha-ra e Sulli che si sono tolti la vita nel 2019, Ahn So-jin che si è suicidata buttandosi dal decimo piano di un palazzo nel 2015, Kim Jong-hyun suicida nel 2017 e Cha In Ha, morto a dicembre del 2019.



YOHAN MORTO A 28 ANNI: SEMPRE PIU’ TRAGEDIE NEL MONDO DEL K-POP

Sono numerose le tragedie nel mondo del k-pop, ma cosa c’è dietro la scomaparsa prematura dei giovani artisti di questo fenomeno musicale? Come fa sapere Il Fatto Quotidiano, dopo la morte di Sulli, il cantante Dongwan era uscito allo scoperto attaccando il sistema del k-pop: “Ci sono sempre più cose che che ci costringono a fare. Le persone si aspettano che gli idol siano sorridenti e sani. Che siano sexy, ma senza fare sesso. Che dimostrino carattere, senza combattere contro nulla. Quanto a lungo si può sopportare tutto questo? I soldi e la fama sono sufficienti? Non possiamo lasciare che gli interessi delle società di entertainment producano la diffusione di questo virus”.

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