Youtuber risolve cold case irrisolto dal 1989

Uno youtuber francese è riuscito a risolvere un cold case, ovvero un caso irrisolto dalla polizia per mancanza di prove, oppure per l’assenza di una denuncia formale, risalente al 1989. Grazie alle sue doti investigative sarebbe riuscito a identificare il cadavere di una donna, Elisabeth Wessels, scomparsa dai Paesi Bassi, collegandolo al ritrovamento di un cadavere sconosciuto, segnalato nello stesso anno in Francia, a Verdun.



Lo youtuber che è riuscito a risolvere il cold case è il proprietario del canale Infocrimes, che preferisce farsi chiamare semplicemente Bruno, senza fornire alcuna informazione sulla sua identità. Il canale conta pochi iscritti, ma a Bruno non interessa, perché per lui l’importante è risolvere i cold case, come racconta ad ActuMarseille. “Quando non lavoro indago”, racconta, “anche quando sono con i colleghi, solo al telefono e cerco le persone scomparse, non mi fermo mai”. “Cerco gli avvisi di scomparsa, gli avvisi di morte, traccio sulle mappe il percorso dei criminali. Indago più che posso, vado il più lontano possibile, ma se vedo che non c’è niente di concreto non avverto neanche la polizia”. E sulle forze dell’ordine, racconta invece che “ogni tanto mi chiede perché ho chiesto quel certificato di morte o quell’informazione, e io condivido con loro le mie informazioni e i miei contatti”.



Il cold case risolto dallo youtuber: chi è Elisabeth Wessels

Il cold case risolto dallo youtuber Bruno risale, insomma, al 1989. In quell’anno a Verdun, in Francia, fu trovato un cadavere mai identificato, descritto come una donna tra i 25 e 40 anni, di 1 metro e 73, deceduta presumibilmente a metà del 1988. Nei Paesi Bassi, nel frattempo, la polizia già da un po’ di tempo cercava una donna scomparsa, con i capelli chiari, vista per l’ultima volta alla stazione di Verdun il 21 febbraio 1989 alle 17 circa e che avrebbe dovuto raggiungere la Germania il giorno successivo.

Lo youtuber avrebbe appreso del cold case solamente nel 2010, tramite un articolo del giornale Le Soir che parlava proprio della salma trovata in Francia. Lì sarebbero partite le sue indagini che l’avrebbero portato a scoprire la verità. “Non trovando nulla in Francia, ho ampliato la ricerca ai paesi frontalieri e nel 2021 trovo la scheda di Elisabeth Wessels sul sito della polizia olandese”, racconta al quotidiano Le Parisien. Così, indagando ancora più a fondo, è riuscito a ricollegare i due casi, identificando il misterioso cadavere, identificato definitivamente dopo la riesumazione. Bruno confessa che non essere entrato in polizia è stato uno dei suoi più grandi rimpianti, mentre le forze dell’ordine olandesi per ringraziarlo gli hanno mandato diversi gadget ufficiali della polizia e una lettera di ringraziamento scritta a mano dall’investigatrice che si occupava del caso, ma per Bruno la cosa più importante è la famiglia della vittima, che finalmente “potrà avere una risposta”.