Yulia Vityazeva torna a Zona Bianca per fare chiarezza sulle sue dichiarazioni in cui invitava a lanciare dei missili su Torino per la finale dell’Eurovision Song Contest 2022, ma le sue dichiarazioni sono destinate ad alimentare nuove polemiche. «Ho scritto quel post su Telegram, non su Twitter. Era un commento su una stupidata che aveva scritto la Bild, secondo cui Vladimir Putin voleva hackerare il voto. Io ho detto che Bild poteva andare avanti con le loro fantasie e scrivere che Putin può far esplodere Torino e l’Eurovision. Amo l’Italia, ma i giornalisti hanno distorto tutto. Potevano contattarmi, invece hanno preferito parlarne in quel modo. Non volevo offendere nessuno, era uno scherzo rivolto a Bild, ma i giornalisti hanno gonfiato tutto».
Il conduttore Giuseppe Brindisi ha replicato commentando: «Se era uno scherzo, allora era di cattivo gusto». Ma la giornalista russa non ha fatto alcun passo indietro: «Non voglio smentire nulla». Yulia Vityazeva ha poi raccontato che la sua famiglia si trova ad Odessa: «C’è questa città in Ucraina dove il 2 maggio del 2014 sono state bruciate vive delle persone».
I DUBBI DI YULIA VITYAZEVA SU MASSACRO BUCHA
Ma Yulia Vityazeva ha avuto un acceso confronto con il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk sul tema dei crimini di guerra compiuti dalla Russia. «Ci sono più di 50 paesi che stanno indagando sui fatti di Bucha e sui crimini di guerra. La signora dice che non bisognava mandare armi all’Ucraina, una cosa detta poi da tanti commentatori italiani, ma senza armi per difendersi e per non far entrare l’esercito a Kiev, le immagini sarebbero state molte di più e queste cose atroci sarebbero accadute a Kiev», ha dichiarato Maistrouk a Zona Bianca. «Ci sono cose ancora più gravi delle fucilazioni, ad Izjum sono state violentate tre bambine, vi rendete conto? Violenze sessuali contro donne e bambini, è abominevole». Non si è fatta attendere la replica della giornalista russa: «Sono bugie, fesserie. Dove sono le prove? Non c’è neanche una prova che sono state violentati dei bambini. State mentendo come sempre, non avete mezza prova di quanto fatto a Bucha, quello che è stato fatto non è responsabilità della Russia. Vivendo in Ucraina vi conosco benissimo e so benissimo di che cosa siete capaci, un soldato russo non farebbe mai del male ad un bambino o ad una donna».
LA DURA REAZIONE DI OLES HORODETSKYY
Yulia Vityazeva si è scontrata anche con Oles Horodetskyy, presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia. «Ascoltare questa signora che mente, ripete solo i miti della propaganda russa, non risponde alle domande. In Ucraina non c’è stato nessun colpo di stato. C’è stata una rivoluzione della dignità, perché Yanukovich aveva promesso l’accordo con l’Ue. All’ultimo momento si è rifiutato di firmare l’accordo commerciale. Non era un accordo politico né di ingresso nella Nato, era un accordo commerciale con l’Europa. La popolazione ha protestato. Ascoltarla è un atto di masochismo, ha mentito su tutto. Sul colpo di Stato, sul Donbass. Non ha riconosciuto la guerra come guerra, sta dicendo che gli ucraini sono nazisti e minacciano la Russia. È un delirio».