I Nomadi hanno cambiato voce dal 2017. Proprio così dopo Cristiano Turato, la voce di “Io vagabondo”, la band cult degli anni ’70 fondata da Beppe Carletti e Augusto Daolio ha una nuova voce. Si tratta di Yuri Cilloni, il cantante chiamato a proseguire il viaggio musicale di una delle band più longeve, amate e famose della musica italiana. Il successo dei Nomadi, infatti, è inarrestabile e ha resistito alle mode e alle tendenza attraversano epoche. Dai primi anni ’60 fino ad oggi i Nomadi non mollano la presa; anzi i loro concerti sono sempre sold out e per Yuri Cilloni si tratta di una bella occasione per mostrare il suo talento. La formazione dei Nomadi: Beppe Carletti, Cico Falzone, Daniele Campani, Massimo Vecchi, Sergio Reggioli, si arricchisce così con l’arrivo della nuova voce di Yuri Cilloni, cantante della cover band dei Nomadi che è cresciuto in mezzo alla musica.
Dalla pagine de Il giorno, il cantante dei Nomadi ha raccontato la sua emozione: “ho realizzato un sogno: passare da una cover band dei Nomadi ai Nomadi stessi? Il passaggio è stato tutt’altro che traumatico, perché tutti m’hanno accolto subito a braccia aperte, come se facessi parte della famiglia da sempre”.
Yuri Cilloni dal 2017 è la nuova voce dei Nomadi: “non sono mancate le critiche”
Passara dalla cover band dei Nomadi ai Nomadi “originali” è stato un sogno ad occhi aperti per Yuri Cilloni. Dalle pagine de Il Giorno, il cantante ha parlato anche dei pro e dei contro soffermandosi principalmente sui primi: “Tutti i pro possibili e immaginabili”. Naturalmente non sono mancati i contro, ossia le critiche di chi l’ha accusato di scimmiottare troppo Danilo Sacco anche se lui precisa “per me è un gran complimento perché l’ho sempre amato come cantante”. Non solo, c’è chi è arrivato a dire che con l’ingresso di Yuri i Nomadi sono diventati una cover band.
A rispondere alle critiche ci ha pensato anche il fondatore Beppe Carletti: “a me non dispiace mica essere la cover band di me stesso”. Sulla scelta di Yuri Cilloni come cantante e voce ha detto: “un amico m’ha detto che siamo stati dei grandi a scegliere il cantante di una nostra tribute band perché questo manda un messaggio importante a tutti quei ragazzi che si fanno le ossa in gruppi di quel genere, dandogli la speranza di poter vivere un giorno lo stesso sogno”.