Si toglie qualche sassolino dalle scarpe il governatore della regione Veneto, Luca Zaia. Nella consueta conferenza stampa odierna sull’andamento della pandemia covid, il presidente dei veneti ha commentato le notizie delle ultime ore circa il fatto che la regione Campania dovrebbe acquistare dosi di vaccino Sputnik V: “Se lo farà – dice Zaia – e il governo non avrà nulla da dire, allora tutti potranno comprarlo liberamente e avevo ragione io”. E ancora: “Se il governo non ha nulla da dire, conferma che le Regioni possono acquistare il vaccino e non era vero che i vaccini erano di esclusiva competenza dell’Unione europea. La Campania fa bene – ha proseguito – ed io sono ancora in attesa di sapere se qualcuno è andato a vedere se chi ci aveva offerto i vaccini li aveva per davvero o meno”.



Il Veneto resterà ancora in zona rossa, manca solo l’ufficialità e l’ordinanza di Speranza ma i numeri lo certificano: “L’indice Rt del Veneto è a 1,23 – ha detto Zaia – e ci avrebbe consentito di passare in zona arancione, ma abbiamo un’incidenza di 254 positivi su 100mila abitanti e per essere arancioni dovremmo avere al massimo 249 contagi ogni 100mila abitanti e quindi restiamo rossi”.



ZAIA: “LE SCUOLE DEVONO RIAPRIRE”

Sulle scuole, che resteranno chiuse in zona rossa fino a dopo Pasqua, secondo Zaia si possono riaprire con i tamponi rapidi fai da te: “Le scuole di ogni ordine e grado devono riaprire: ormai siamo nelle condizioni di poterlo fare”, sottolineando che anche in Italia, come nel resto del mondo: “si possono fare i test ‘fai da te’ o sotto tutoraggio per i più piccoli. E così si possono aprire anche in zona rossa. I ragazzi stanno vivendo una tragedia: non solo i più piccoli, ma anche quelli delle superiori con la dad manca la socializzazione. Purtroppo la Regione non ha competenza sulla scuola: se l’avessimo avuto avremmo già introdotto il tampone fai da te come del resto io stesso avevo chiesto per primo già 7-8 mesi fa, e come avviene già in tanti altri Paesi”. Infine sulla campagna vaccinale del Veneto: “I vaccini fatti nelle aziende non vengono tolti agli anziani. Il nostro obiettivo infatti rimane quello di vaccinare tutti gli over 80 e le categorie dei super fragili, oltre agli insegnanti, come previsto dalla norma nazionale. E i vaccini alle aziende verranno dati, almeno all’inizio in numero limitato. Contiamo di arrivare presto a 30mila e l’obiettivo, come previsto è quello di 50mila vaccini al giorno. E dalla prossima settimana avremo 300mila vaccini a settimana e quindi dobbiamo potenziare le somministrazioni perché in magazzino restino solo le dosi necessarie”.

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