Nel folle weekend di continui scontri-accordi-nuoviscontri-nuoviaccordi tra Stato e Regioni sul Dpcm riaperture dal 18 maggio si è elevata ancora più distinta la “divisione” nazionale su un tema che già prima del coronavirus era già considerato altamente “delicato”, quello dell’autonomia differenziata. A richiamare quell’opportunità è stato il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia nel corso dell’ultimo bollettino quotidiano dal sede della Protezione Civile regionale: il leghista, tra i Presidenti di Regione il più stimato nei consensi di questa difficile e lunga fase di emergenza, dice la sua in merito a potenziali «modifiche del Titolo V» sul rapporto tra Stato e Regioni. «Il premier Conte vuole una revisione Costituzionale? Vediamola in positivo, vuol darci l’autonomia»: negli ultimi giorni il Premier Conte in persona aveva infatti proposto, una volta terminata la lunga emergenza Covid-19, una sorta di «ripensamento sull’assetto costituzionale del rapporto Stato-Regioni» sulla scia di quanto già Renzi e Bellanova da Italia Viva avevano rilanciato nelle scorse settimane. Ebbene, Zaia nello spiegare il perché di così tante incomprensioni con lo Stato Centrale – da ultimo, la riunione-fiume alle 3 di notte dopo che il testo del Dpcm era stato cambiato all’ultimo ed era diverso da quello concordato con le Regioni solo 24 ore prima – ha provato a delineare la sua visione sul tempo attuale e sui prossimi mesi.



ZAIA RILANCIA IL TEMA DELL’AUTONOMIA

«In questi 90 giorni abbiamo sempre dialogato con correttezza, il governo paga la scotta di non vedere di buon occhio l’autonomia delle Regioni. Quindi vanno sempre avanti con il freno a mano tirato. Spesso queste incomprensioni nascono dal retropensiero che l’autonomia tolga potere, invece l’autonomia dà responsabilità», prosegue Zaia in conferenza stampa citando direttamente le parole di Conte sulla possibilità di rivedere gli assetti costituzionali della riforma sul Titolo V. «Conte, tuttavia, ha ringraziato più volte le Regioni. Dice che serve una revisione costituzionale del rapporto Stato Regioni? Intendiamola pensando che vuole darci l’autonomia, e questa vicenda sanitaria ha dimostrato l’importanza di questa partita», spiega ancora il Governatore veneto che “insidia” – secondo gli esperti politologi – la leadership di Salvini all’interno della Lega. Il tema dell’autonomia è rimasto “bloccato” per troppo tempo dopo il referendum del 2017, conclude Zaia, ed è ora il momento di tornare alla carica: «Davanti a 2 milioni di veneti che hanno votato un referendum, è l’ottenimento dell’autonomia. Se poi intendeva altro è bene lo chiarisca. Il governo paga lo scotto che la visione autonomista non è di casa. L’autonomia non toglie potere, dà responsabilità».

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