Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, è stato intervistato poco fa dal programma di Canale 5, Mattino 5. Le prime parole sono per le continue manifestazioni no pass nelle piazze italiane, ed in particolare a Milano e Trieste: “Nessuno è contro le manifestazioni – spiega Zaia – ma quando si va contro la libertà degli altri vuol dire che qualcosa non funziona. Sono 16 settimane, stiamo parlando di una maggioranza silenziosa che non va in piazza e non protesta, assolutamente tolleranti, ma la tua libertà finisce dove inizia la mia, ma soprattutto non ci deve essere violenza, vedere non rispettare regole e ordinanze, e picchiare poliziotti, vuol dire che non sono manifestazioni civili. Le immagini parlano da sole, abbiamo visto violenza e guerriglie assolutamente non tollerabili”.
Secondo il governatore del Veneto è stato fatto un errore alla base: “Noi abbiamo abdicato a parlare ai cittadini lasciando spazio alle fake news dei social. Queste persone che stanno protestando ora sono quelle che erano no mask, che erano contro il lockdown e tutte ste storie… noi dobbiamo parlare ai cittadini, sono convinto che molti abbiano paura di fare il vaccino, è corretto che si dia informazioni corrette a questi cittadini, fra questi vi sono chi va a fare violenza ma anche gente che ha paura e che crede alle bagianate, noi dobbiamo fare in modo di informarli”.
ZAIA: “IL VACCINO FUNZIONA, ECCO I NUMERI DEL VENETO”
E ancora: “Il vaccino oggi ci permette di essere liberi, abbiamo lo stesso contesto di socialità di prima, le piazze sono piene, le attività commerciali vanno avanti e la gente va a lavorare. Il vaccino funziona: il vaccinato ha 6.8 possibilità in meno di contagiasri e 8 possibilità in meno rispetto al no vax di finire in ospedale. Negli ultimi giorni abbiamo avuto 158 infetti no vax ogni 100mila abitanti e 36 vaccinati ogni 100 mila abitanti, c’è un abisso, è infinitesimale la possibilità di ammalarsi”.
Poi Zaia ha sottolineato: “Ci dicono che noi abbiamo deciso di rinunciare a curare a casa, finiamola con questa bagianata che si potrebbero dire di poter chiudere gli ospedali per potersi curare a casa. All’inizio c’era anche confusione, siam partiti che ne sapevamo poco, poi l’allineamento c’è stato, oggi le cure domiciliari ci sono e si fanno. Il mio partito ha deciso di dire si riconosce l’efficacia della vaccinazione, il green pass non esteso e l’utilizzo dei monoclonali, la mia regione ne utilizza metà a livello nazionale, e arriverà anche la pillola, ma dobbiamo chiedere ai cittadini di vaccinarsi”. Chiusura sui bambini: “Son quelli che hanno vissuto più da vicini questa tragedia, e sto parlando di bimbi e adolescenti, ci hanno dato una grande lezione, il rispetto, il lavoro di squadra, hanno rispettato fino a fondo le regole”.