Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha parlato dei vaccini ai più giovani, ospite in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane: “Siamo la comunità che ha fatto più vaccini, ho voluto fin dall’inizio che non si andasse a vaccinare categorie che non avevano bisogno. Abbiamo dato la possibilità di prenotare da mezzanotte di oggi ai ragazzi, i vaccini sono di Pfzier e Moderna,e i ragazzi sono stati eccezionali: già 250mila prenotazioni. Abbiamo aperto posti in agenda per 750mila, direi un traguardo eccezionale: i ragazzi si sono prenotati a mezzanotte e due minuti, all’una di notte… sono stati davvero bravi e daranno una lezione ai più grandi”.



Più in generale sulla campagna vaccinale del Veneto, Zaia ha spiegato: “Abbiamo messo in sicurezza tutti gli over 80, sono stati vaccinati al 99%, mentre con gli over 60 siamo all’80%. Abbiamo seguito in maniera rigorosa le fasce d’età dopo di che adesso siamo al ‘liberi tutti’. Abbiamo anche vaccinato il 75% dei vulnerabili e dei disabili, molti dei quali a domicilio, la macchina sta andando bene, abbiamo una sessantina di centri vaccinali in Veneto, alcuni fanno 10mila vaccini al giorno, se ci danno i vaccini li facciamo, se non ci sono dosi andiamo avanti col freno a mano tirato”. Sul settore turistico: “Siamo la prima regione d’Italia per turismo con 72 milioni di presenze – ha continuato Zaia – la prima industria è il turismo, 18 miliardi di fatturato. Il 67% dei nostri turisti sono però stranieri quindi la limitazione della mobilità ha pesato molto”.



LUCA ZAIA: “OGGI IL TURISMO IN VENETO RIPARTE ALLA GRANDE”

“Oggi ripartiamo alla grande – ha continuato Zaia – i turisti stanno tornando, si cresce rispetto alla scorsa estate, e togliere il coprifuoco inutile ci aiuta a comunicare anche a livello internazionale, ciò che comunica il Veneto lo comunica l’Italia. E’ bene che si faccia capire che non si chiuda tutto alle undici. Noi speriamo di entrare in zona bianca da lunedì, abbiamo dati straordinari in calo”. Sulla possibile fine del blocco dei licenziamenti: “Da un lato c’è la paura di perdere il lavoro se si riapre ai licenziamenti, poi c’è dall’altro gli imprenditori che dicono di non trovare personale”. Sulla querelle del numero di persone ai tavoli al ristorante: “Abbiamo 63 contagiati, diventa difficoltoso la ricerca del contagiato. Penso sia una questione di buon senso, non dobbiamo abbassare la guardia, ma penso da che da quattro a cinque non cambia nulla, quindi chiediamo che almeno nelle zone bianca decada il limite, il che significa che non si devono creare assembramenti”. Zaia ha parlato infine della questione autonomia, ribadendo il suo concetto: “Dateci l’autonomia, lo chiedono i veneti, i piemontesi, i lombardi, non è questione del nord, è questione di modernità, il centralismo è medievale. Non è un progetto secessionista, ma di volontà di uno stato moderno che punti al rinascimento e non al medioevo”.

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