E’ furioso il governatore della regione Veneto Luca Zaia, che parlando poco fa dal consueto punto stampa giornaliero sull’epidemia di coronavirus, ha minacciato nuove chiusure se i contagi dovessero tornare a salire nei prossimi giorni. Tutta colpa di alcune scene di movida incontrollata, risalenti alla giornata di ieri, lunedì 18 maggio, gente senza mascherine e che non rispettava i distanziamenti, che ha fatto innervosire il governatore leghista: “Stiamo seguendo con apprensione la movida a cielo aperto avvenuta dopo la riapertura di bar e locali – le parole di Zaia – Ho ricevuto decine di foto di persone al bar senza mascherina con lo spritz in mano. Non ci siamo proprio. Mascherina e regole sul distanziamento non devono essere vissute come coercizioni: sono due elementi salvavita”. Quindi Zaia è andato all’attacco di questi sconsiderati: “Trovo assurdo doverlo ripetere ogni giorno: le centinaia di persone uscite a far festa e movida in queste ore sono magari sono quelli che sui social fanno la morale e si lamentano che le cose vanno male. Li aspetteremo alle porte degli ospedali”.
ZAIA: “CHI PENSA SIA FINITO TUTTO SI SBAGLIA”
“Chi pensa che sia finito tutto – ha aggiunto – è sulla strada sbagliata. Il virus non avrà più a sua disposizione una mitragliatrice ma è un cecchino, se ci contagia gli ospedali si tornano a riempire e torniamo al punto di partenza. Ora che abbiamo svuotato gli ospedali la responsabilità di contenere il contagio spetta ai cittadini non più ai medici”. Zaia ha quindi ricordato che bisognerà rispettare queste norme almeno fino al prossimo 2 giugno, “Mi appello ai giovani e ai cittadini: siate prudenti. Se tra dieci giorni i contagi torneranno ad aumentare chiuderemo di nuovo tutto”. Il governatore ne ha anche per i complottisti: “Pensate ai 1820 morti che il Veneto ha avuto. Ci vuole un minimo di rispetto”. Zaia ha sempre ribadito l’importanza delle mascherine nelle sue quotidiane conferenze stampa dalla sede della Protezione Civile di Venezia, e anche adesso, con i dati in decrescita e l’epidemia che sembra aver allentato la presa, bisognerà continuare a seguire le rigide regole di distanziamento e indossare i sistemi di protezione individuale, pena il rischio di creare nuovi focolai.