Più dell’80% dei ricoverati in terapia intensiva per Covid in Veneto non è vaccinato. Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia, intervenendo nel punto stampa odierno presso la sede della Protezione Civile di Marghera. Dati, quelli snocciolati dal leghista, volti a sottolineare una volta di più l’importanza della vaccinazione per proteggere sé stessi e gli altri dal contagio. Come riportato dall’AdnKronos, Zaia ha dichiarato: “I positivi sono 319 nelle ultime 24 ore con un 2.97% incidenza. I ricoverati sono ad oggi 278 (+13): 223 in area non critica (+9) e 55 in terapia intensiva (+4). I dati dicono insomma che non ne siamo fuori – ha detto Zaia – E nelle terapie intensive l’80.4% dei ricoverati non è vaccinato, il 7.8% con una dose, quindi sommando 88.2%, e per i giovani restano i rischi: una conferma purtroppo è arrivata sabato da Vicenza dove è stata ricoverata una donna incinta del 1989 in pneumologia, si è poi aggravata e da ieri è in rianimazione: non è vaccinata“.



ZAIA: “TERZA DOSE? INEVITABILE”

Zaia ha proseguito nella sua disamina sull’andamento della pandemia concedendosi una riflessione dai contorni amari: “Mi spiace che questa tragedia sia passata dai terrazzini con ‘andrà tutto bene’ a una guerra tra poveri: tra vaccinati e non vaccinati. Non c’è dubbio, la vaccinazione è volontaria, e la paura è comprensibile, ma il dato inconfutabile è che se oggi siamo aperti e le condizioni sanitarie e ospedaliere sono gestibili lo dobbiamo al nostro 70% di vaccinati, e che la vaccinazione ha avuto effetti sulla curva dell’epidemia“. Quanto alla terza dose, Zaia ha profetizzato che sarà “inevitabile” e che “ovviamente dovrà esprimersi la comunità scientifica, ma è immaginabile che si dovrà fare la terza dose, come peraltro stanno già facendo Israele, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e anche la Francia“. “Ciò – ha aggiunto – significherà tenere aperti i nostri centri vaccinali e tenere impegnate su questo fronte 1500 persone. Mi auguro che la decisione ci sia comunicata per tempo, perché dobbiamo organizzarci. In ogni caso, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri 36mila anziani ospiti delle Rsa e altrettanti operatori, così come il personale sanitario che è stato vaccinato con la prima dose ormai 7/8 mesi fa“. Chiusura sulle scuole: “Vogliamo riaprire le scuole. Il 13 settembre sarà il d-day per la Regione e vogliamo che i ragazzi tornino nelle aule e faremo una battaglia fino all’ultimo perché non si vada in Dad. E comunque, a tutt’oggi più di un ragazzo su 2 in età scolastica si è vaccinato“.

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