Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, in collegamento stamane con il programma di Canale 5, Morning News. Le prime parole sono per la foto di ieri fra Salvini e Giorgia Meloni: “Una bella foto in un bel contesto, dal punto di vista politico si conferma la visione che noi abbiamo rispetto al governo del paese e di voler mettere assieme il centrodestra”. E ancora: “Il mio mostrare il Green Pass al Festival di Venezia? Non era un messaggio a nessuno, ma solo per far vedere che ero in regola, senza alcuna finalità”. Sulle presunte divisioni nella Lega: “Il Green pass è una realtà e noi chiediamo che non venga esteso come in Francia ma che è sostenibile per alcune attività, così come stiamo facendo in Italia”. E ancora, sempre sulla questione politica: “Noi abbiamo voluto fare parte di questo governo anche per responsabilità anche perchè non si poteva andare a votare in quel periodo, siamo assolutamente compatti anche nelle prossime elezioni amministrative”.
Si parla quindi del covid, a cominciare dall’obbligo vaccinale: “In Italia sono obbligatori undici vaccini, nessuno in Europa ha introdotto l’obbligo vaccinale. Immagino che possa essere esteso ad alcune categorie poi sarà Draghi a svelare quale sarà il progetto. In Veneto siamo convinti che il parlare ai cittadini dà dei risultati, il governo ha lasciato libero spazio a informazioni fake, ai no vax, bisogna dire la verità ai cittadini. Ci sono molte persone che comunque non possono vaccinarsi, altri sono contro questo vaccino, altri sono contro i vaccini in generale, e poi ci sono quelli che hanno paura, ma del resto in rete si trovano informazioni solo contro i vaccini”. Anche Zaia ha ricevuto minacce negli ultimi mesi: “Sono stato minacciato anche io fin dal primo giorno, da fastidio che si parli di covid perchè per alcuni il covid non esiste, è solo un grande disegno di persone che decidono come andrà il mondo. Io non ne ho mai parlato di minacce, ma abbiamo diritto ad essere tutelati. Uno può dire quello che vuole perchè tanto per andare in galera bisogna combinarla grossa. Io rispetto le idee di tutti, in primis dei no vax che è giusto che possano rispettare, non può passare l’idea in questo paese che puoi offendere e minacciare tutti”. Quindi ha ribadito il concetto: “Il vero tema è questo: la colpa non è di chi non sa ma di chi non informa. Il governo deve fare informazione corretta. Abbiamo l’80% in terapia intensiva no vax e il 70% in area medica non vaccinati”.
ZAIA: “SIAMO NELLA FASE DI CONVIVENZA CON IL COVID”
Su possibili nuovi lockdown: “Speranza può pensarlo ma non dirlo. E’ iniziata la fase della convivenza col virus, sta diventando endemico. Il 100% sono variante delta, lambisce tutte le famiglie. Quando ci si vaccina si decide di convincere col vaccino, dobbiamo gestire bene questa fase e ne verremo fuori, io non ho questa visione di negatività. In termini economici non possiamo mettercelo. Abbiamo fatto investimenti sanitari, sacrifici sul fronte dello sforzo vaccinale, le nuove cure come i monoclonali, non siamo più al 21 febbraio del 2020, non chiuderemo più, non ho la certezza matematica: dobbiamo metterci però d’impegno”.
Zaia non è preoccupato della riaperture delle scuole, mentre sui tamponi gratis: “Eravamo gli unici che li facevamo poi il virus è tornato a circolare, e abbiamo chiuso i tamponi gratuiti. Noi ne facciamo comunque 40/50mila al giorno. Il prezzo medio del tampone è 8 euro per minorenni e 15 euro per gli altri, famoso prezzo di accordo nazionale. Ci sono i minorenni che fanno sport e che non si sono vaccinati a cui è giusto garantire il tampone e coloro che non si possono vaccinare anche a loro va riconosciuto il tampone gratuito”. Infine sulla campagna vaccinale in Veneto: “Sta andando benissimo, oltre 80% di vaccinati, abbiamo accesso diretto senza prenotazioni per i ragazzi, e anche per gli over 60, si sta andando bene senza usare Astrazeneca e Janssen. Strategia per vaccinare gli over 50? Il 95% di chi ha il covid guarisce in casa, se hai la sfortuna di non essere in questa percentuale, finisci in ospedale. Il covid ti porta ad avere encefaliti, insufficienza renale, danni neurologici, noi abbiamo pazienti che non camminano più, che vanno in dialisi, questo va spiegato ai cittadini. La si finisca di far credere ai cittadini che tutto è curabile da casa, non è così”.