Tra le novità che riguarderanno l’ordinanza di Luca Zaia sull’allentamento del lockdown in Veneto, vanno considerate alcune piccole ma significative modifiche a quella che è stata la quotidianità vissuta in Italia in questi giorni. Si parte con la rimozione del limite di 200 metri per lo jogging, la corsa che tante polemiche ha suscitato in questi ultimi giorni perché considerata attività in grado di diffondere maggiormente il virus e scusa per eludere il “lockdown“. Il limite per i 200 metri viene eliminato, l’attività fisica in solitaria sarà consentita anche lontano dalla propria abitazione. Per il 25 aprile e il primo maggio saranno consentiti i picnicma solo in proprietà private e con i familiari,” per quello che secondo Zaia è “Un atto di fiducia per i veneti“. Con la speranza che non si debba operare una brusca marcia indietro: solo i dati dei prossimi giorni lo stabiliranno. (agg. di Fabio Belli)



“DOVREMO ESSERE PRONTI CON LE MASCHERINE”

Il Presidente della Regione Veneto è intervenuto anche sui social in merito all’ordinanza che sta per uscire. Nella diretta Instagram col giornalista Gianluigi Nuzzi, ha ribadito quei concetti espressi anche a Mattino 5: “Sono stato oggetto di una polemica perché ho detto che il lockdown non finisce più, ma in realtà non esiste perché non è tutto chiuso”. Per il governatore Luca Zaia la questione è un’altra: “Il vero tema è quello delle protezioni. Il problema dei dispositivi non esiste più da 20-30 giorni. Abbiamo un fabbisogno per 6 mesi”. A proposito delle restrizioni, suggerisce al governo delle modifiche: “I cantieri edili per piccoli lavori dovrebbero essere valutati diversamente, qualche restrizione in meno ci vorrebbe”.



Zaia si è detto anche convinto che le mascherine diventeranno un accessorio, uno strumento che entrerà nella nostra quotidianità: “Dovremo averla sempre pronta all’uso”. Invece sui tamponi: “Ne abbiamo fatto più della Corea del Sud”. Infine, sulla riapertura: “Stiamo vivendo una tragedia sanitaria e una economica. Abbiamo 600mila imprese in Veneto, gli imprenditori mi chiedono di ripartire. Il distretto della moda ha bisogno di lavorare per la prossima collezione, ma bisogna essere rispettosi delle indicazioni della comunità. E non dimentichiamo il turismo. È un casino, l’abilità sta nel trovare un equilibrio. Dobbiamo stabilire delle regole per la sicurezza dei lavoratori”. (agg. di Silvana Palazzo)



LUCA ZAIA: “OGGI NUOVA ORDINANZA IN VENETO”

In attesa del nuovo bollettino coronavirus, in Veneto si guarda avanti: come già annunciato negli scorsi giorni, Luca Zaia ha confermato che oggi arriverà una nuova ordinanza. Intervenuto ai microfoni di Mattino 5, il presidente della Regione ha spiegato: «Non bisogna abbassare la guardia, continuiamo a fare tamponi: ora abbiamo una nuova macchina grazie all’Università di Padova che ne fa 9 mila al giorno. Il mio appello che farò ai veneti nel presentare l’ordinanza che sto ancora scrivendo è di rimanere a casa, rispettare le restrizioni e di essere solidali».

Poi, in relazione all’ultimo DPCM firmato dal premier Giuseppe Conte: «Ci sono più livelli da considerare: vogliamo fare dei ragionamenti sui movimenti dei lavoratori per la loro messa in sicurezza. Il lockdown non esiste più, già da quando apre un solo negozio: lockdown vuol dire tutto chiuso, ma non è tutto chiuso. Non ne sto facendo una polemica, ma dobbiamo ragionare».

LUCA ZAIA: “EVITIAMO SPOSTAMENTI INUTILI”

«L’unico obiettivo è quello di evitare spostamenti inutili e per farlo dobbiamo chiudere tutto quello che è inutile», ha tenuto a precisare Luca Zaia nell’intervista rilasciata ai microfoni di Mattino 5: «Noi abbiamo delle imprese necessarie, quelle essenziali, e quelle che hanno ricevuto il via libera grazie all’ultimo DPCM, come i cantieri navali: penso che il 30% delle aziende venete siano aperte. Alla luce di questo, dobbiamo pensare a quei lavoratori».

Infine, il governatore ha spiegato: «Ci vorranno una settimana-dieci giorni per capire se ci sarà una recrudescenza, rischia di essere un test non voluto, certo è che sono preoccupato per la salute dei lavoratori: noi abbiamo degli imprenditori che sono delle persone per bene e hanno come primo valore dell’azienda i collaboratori, ed è giusto che si usino mascherine, gel e guanti».