Mette in guardia i propri conterreanei il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Vi ricordo che dietro l’angolo c’è sempre la zona arancione, se non quella rossa”. Il presidente veneto lo ha specificato poco fa, in occasione della conferenza stampa quotidiana sull’andamento dell’epidemia di coronavirus, esortando le persone ad evitare assembramenti durante il weekend da poco iniziato. “La nostra ordinanza – ha proseguito Zaia – prevede aspetti che consideriamo cruciali, in estrema sintesi questa ordinanza invita a non andare a creare assembramenti. Se vuoi passeggiare o fare attività motoria non andare in centro e non affollare le piazze. Anche se il nostro Rt è a 1,29 c’è sempre la zona arancione se non quella rossa, basterebbe andare in quella arancione per vedere bar e ristoranti chiusi, una piccola anticipazione di una cosa che abbiamo sperimentato e che si chiama lockdown“.
ZAIA: “UN FINE SETTIMANA DI CIVILTA’”
Quindi Zaia ha ribadito il proprio appello affinchè le persone stiano a casa, o comunque, non creino pericolosi assembramenti sulle strade: “Facciamo in modo che questo sia un fine settimana di civiltà e senso civico, anche una piccola azione può essere una grande azione nel rispetto del lavoro dei medici e dei pazienti che soffrono in ospedale. E’ fondamentale che come cittadini ci impegniamo a non creare assembramenti”, per poi invitare tutti a “portare la mascherina in maniera ossessiva”. Comunicati anche i dati delle ultime 24 ore in Veneto, dove sono stati registrati 3.578 nuovi casi di contagio, per un totale di 98.084 positivi dallo scorso 21 febbraio, giorno in cui è iniziata la pandemia. I cittadini veneti al momento con il coronavirus sono invece 59.705, e in isolamento vi sono 26.478 persone, dato quest’ultimo cresciuto di 5.207 unità. Sulla situazione ospedaliera, Zaia ha fatto sapere: “Ricoverati 1.976 persone (+29 sempre nelle 24 ore). 241 i pazienti in terapia intensiva (+14). Totale delle vittime: 2.816 (+52 nelle ultime 24 ore)”.