Zakia Seddiki, la moglie Luca Attanasio, ha parlato ad Avvenire nel giorno del loro matrimonio. “Mi manca tutto di lui. Tra noi c’era un legame che niente e nessuno riuscirà a spezzare”, ha ammesso. A ricordarglielo, ogni giorno, sono le loro tre figlie. “Quando guardo loro, vedo mio marito. Ora ho il dovere e la speranza di crescerle nella memoria del loro papà”. Ma non solo. “Resta soprattutto la sua scelta di essere utile agli altri. Una scelta che stiamo portando avanti con l’opera di Mama Sofia (la Ong, ndr)”.



Le attività promosse sono numerose. “Mio marito credeva nell’importanza di far progredire i Paesi meno fortunati, creando reti tra persone per migliorare la situazione. Stiamo cercando di fare cose concrete, come dimostra il progetto che abbiamo avviato in Marocco per migliorare il sistema sanitario e accorciare le distanze nella cura. Credo che sia questo il modo migliore per onorare la sua memoria”, ha ribadito.



Zakia Seddiki, moglie Luca Attanasio: “Nessuno saprà mai cosa accadde”. Il ricordo dell’omicidio

Il ricordo di quel 22 febbraio 2021, giorno dell’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio in Congo, però, brucia ancora vivo nella mente di Zakia Seddiki, che non riesce a spiegarsi ancora il perché ciò sia accaduto. “Non ero là e quindi non so come sono andate davvero le cose. Ma fin dall’inizio ho avuto fiducia nella giustizia italiana e continuo ad averla. Mio marito la penserebbe allo stesso modo. Anche se temo che nessuno riuscirà mai a sapere cosa sia accaduto quel giorno”, ha affermato. 



Quello di cui la donna è sicura, però, è che non si è trattato di un errore del marito. “Luca non faceva un solo metro senza scorta e senza auto blindata. Non usciva dalla residenza o dall’ambasciata se non c’erano i suoi carabinieri. E loro annullavano ogni missione se c’era anche solo il minimo dubbio. Si sistemavano i dettagli, si prendevano le giuste misure e si rimandava a qualche giorno dopo. Era sempre molto attento, glielo imponeva il ruolo. E poi un padre non può andare in giro a rischiare la vita”, ha concluso.