La sottosegretaria al Ministero della Salute Sandra Zampa (Pd) annuncia un possibile nuovo Dpcm che il Governo varerà in vista del Natale 2020 per limitare cenone e comportamenti degli italiani: come del resto già aveva fatto intendere il Presidente del Consiglio Conte in un passaggio molto contestato della sua ultima conferenza stampa («non possiamo permetterci feste e festicciole»), l’esecutivo immagina disposizioni e regole in vista delle feste natalizie e del Capodanno in modo da “permettere” qualche libertà in più ai cittadini (specie sul fronte spese e consumi), sempre che la curva epidemiologica lo consenta. Per questo motivo non pochi già oggi ipotizzano un nuovo lockdown totale (Italia tutta in zona rossa) dal 15 novembre per poi poter riaprire con gradualità dal mese di dicembre: la sottosegretaria Zampa nell’intervista odierna a La Stampa tratteggia esattamente questo orizzonte di provvedimenti, spiegando «Ci sarà un provvedimento che riguarderà Natale: si deve dire che non deve essere un Natale solitario, ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi».



NUOVO DPCM PER NATALE

L’annuncio non è da poco visto che quel “Natale solo con parenti stretti” già sta scatenando media e social per capire cosa possa intendere: i suoceri? I nipoti non possono stare con i nonni, ma allora come si può pensare un Natale con genitori e figli piccoli separati? (e la lista di quesiti e domande potrebbe continuare per ore). Per la sottosegretaria Zampa – non nuova ad “uscite” temerarie poi spesso meglio specificate da interventi del Ministro Speranza – l’obiettivo del Governo è di far fare un Natale “sereno” e non “solitario” ai cittadini, sempre che rispettino al meglio le regole «sbalordita della leggerezza di chi va in giro senza mascherina o siede al bar senza rispettare il distanziamento: Non vedo controlli e sanzioni. È passata una narrazione minimalista e molti scienziati e molti politici non hanno contribuito a mantenere il rigore necessario». Le regole andranno studiate al meglio, ma l’ipotesi di un Dpcm che “imponga” ai cittadini come e in che modo festeggiare il Natale si avvicina sempre di più: di contro, il Governo sa bene che l’indotto totale delle feste in termini di spesa si aggira sui 110 miliardi di euro (dati odierni dell’Ufficio studi di Confcommercio) e con un’economia al collasso come la nostra sarà difficile rinunciare a quelle entrate. Da qui il ragionamento sul Dpcm “regola Natale” che potrebbe essere lanciato attorno a metà dicembre, Covid permettendo.

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