Secondo il relatore del disegno di legge più discusso del momento, il Ddl Zan potrebbe essere approvato nelle prossime settimane con un accordo che alla fine potrebbe trovarsi anche con la Lega di Matteo Salvini: «grazie anche all’impegno di artisti come Fedez nell’opinione pubblica c’è maggiore consapevolezza su un tema che fino a poco tempo a non era così conosciuto».



Alessandro Zan sul Messaggero spiega come il monologo (e le polemiche successive) di Fedez al Concertone del Primo Maggio abbia contribuito ad accelerare anche il dibattito politico in Senato: «la Lega ha dimostrato una disponibilità. Andrea Ostellari (il presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama, accusato dal Centrosinistra di fare ostruzionismo sul Ddl Zan, ndr) mi ha invitato a prendere un caffè, ma io credo che lo dovrebbe prendere anche con i suoi colleghi senatori della commissione Giustizia». Secondo il deputato Pd, Fedez con il suo discorso «ha squarciato un velo di ipocrisia. Forse Salvini ha capito che anche un certo elettorato della Lega non vive su marte e non può accettare che ci siano discriminazioni».

DDL ZAN, LE ULTIME MOSSE DELLA LEGA

La pensa ovviamente diversamente il Carroccio che, nell’ottica di una maggiore disponibilità nel Governo Draghi, ha scelto sì di prendere in considerazione gli obiettivi del Ddl Zan ma tentando una strada alternativa: Ostellari annuncia l’arrivo entro questa settimana di un testo della Lega «che mira a tutelare tutte le persone più vulnerabili, ampliando la sfera rispetto al testo Zan. Si prevede un’aggravante che aumenta le pene per tutti i reati commessi nei confronti delle persone più deboli, prendendo in considerazione dalla disabilità fino all’orientamento sessuale». Con questa, in Commissione ora vi saranno 6 totali proposte (5 più quella di Zan) sulle quali poi lo stesso Ostellari dovrà tenere la sua relazione finale, ritardando di fatto l’arrivo in Aula del testo finale di qualche settimana. Non la prendere benissimo il vicepresidente dei senatori Pd, Franco Mirabelli «Quante parti in commedia pensa di poter fare Ostellari? Presidente di commissione, relatore di un testo che non condivide e ora presentatore di un ddl della Lega in contrapposizione a quello Zan che, immagino cercherà di chiedere di incardinare con gli altri costringendo a bloccare nell’attesa il percorso dei già calendarizzati». La “battaglia” parlamentare è appena cominciata, con un Centrosinistra schierato con Zan (e con Fedez) per mantenere il testo così com’è, mentre Centrodestra, associazioni cattoliche, gruppi di femministi e Arcilesbica chiede un cambiamento radicale del testo, o meglio, l’aggiunta di aggravanti alla Legge Mancino senza l’adozione di una nuova legge “pro-gender” come il Ddl Zan.

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